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sabato 18 settembre 2010

Lost in Coppola

In seguito alla visione di Somewhere non sono riuscito a trattenermi dal rivedermi subito Il Giardino delle vergini suicide e Marie-Antoinette. Somewhere riuscirà mai a piacermi come questi titoli? Ne dubito, ma tanto di coppola (ok battuta terribile) per questa regista. Così come mi sono innamorato di nuovo di quella sognante e indimenticabile Playground Love degli Air che conduceva le cinque bellissime e biondissime vergini all'altare della morte, ho divorato con gli occhi quei coloratissimi dolci al cospetto della regina più glamour di Francia e ho sognato di vivere anch'io un'adolescenza annoiata alla corte più bella del mondo.
Con Somewhere mi sono ricordato anche dell'esistenza dei Phoenix, che una decina d'anni fa amai assai grazie ad Everything e quella Run run run che non ha mai smesso di ronzarmi in testa. Ho scoperto poi che i Phoenix hanno pubblicato a gennaio un album premiato col Grammy nella categoria best alternative. Adesso io non credo che alternative sia il termine adatto, anche perché ultimamente è un vocabolo assai abusato. É un album gradevole, dal titolo presuntuoso (Wolfgang Amadeus) composto da 9 brevissime canzoni, eccezione fatta per quella Love Like Sunset che apre e chiude l'ultimo film della Coppola. Un pezzo bellissimo che non ha però niente a che fare con il resto dell'album, dato che in nessuna traccia c'è il tempo necessario per creare un'atmosfera. Ed è un peccato. Come quando nel brano di chiusura, Armistice, irrompe per 10 secondi un estasiante clavicembalo. Ma dico, 10 secondi?

Per i più gossipari posso aggiungere che Thomas Mars, leader di questa band originaria di Versailles (sarà un caso?) è il compagno di Sofia Coppola, nonché padre delle sue due figlie. Con la sua band è comparso fugacemente ed imparruccato in Marie Antoinette.  Praticamente ha recitato dietro a casa sua. Nascere nei dintorni di Versailles.
A qualcuno gli tocca. Cosa sarebbe capitato a me se vi fossi nato? Probabilmente nelle giornate di sole sarei andato a studiare al parco e con parco avrei inteso quello di Versailles. Nel tempo libero sarei andato a correre o ad abbronzarmi al parco e con parco avrei sempre inteso il medesimo posto. É tutta questione di dove nasciamo. Sofia è nata con un padre che si chiama Francis Ford Coppola e oltre alla ricchezza ha avuto anche il culo di aver uno sfacciato talento. Con il fratello e il padre alla produzione e il marito alle musiche, si può dire che i suoi film siano quasi fatti in famiglia. Una famiglia molto agiata che ha condizionato profondamente i suoi personaggi : cinque ragazzine depresse perché rinchiuse nella loro prigione dorata in un quartiere bene del Michigan, una giovanissima sposa triste perché il marito fotografo l'ha lasciata sola in un hotel a 5 stelle, un'adolescente viziosa e capricciosa costretta a fare la regina e a vivere a Versailles. Un divo insofferente al fatto che tutte le donne lo vogliano, la figlia lo adori, il pubblico lo acclami in ogni parte del mondo. Già, l'infelicità si nasconde anche dove meno te lo aspetti. E nonostante in molti dicano che Sofia Coppola sia troppo snob perché parla di realtà elitarie penso che sia invece assolutamente democratica perché vuole comunicare che il mal di vivere non conosce confini economici, sociali o geografici, ma è qualcosa di universale.
In effetti riguardando questi film mi sono ricordato pure di Kirsten Dunst: che fine ha fatto? Praticamente dopo Marie-Antoinette il nulla. Bambina prodigio del cinema, ha smesso di recitare a 25 anni.
Sicuramente non avrà avuto un'adolescenza molto diversa da quelle descritte dalla Coppola.
 
Kirsten Dunst aspirante vergine suicida e annoiata Marie-Antoinette

10 commenti:

  1. Ho notato che non hai citato Lost in Translation...non l'hai visto o non ti è piaciuto? Te lo chiedo perchè è un film che adoro ed in qualche modo l'approccio narrativo è piuttosto distante da Somewhere ^^

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  2. Il video di Run run run è magnifico con quell'inizio che ammicca al trip di 2001 odissea nello spazio, e poi ne ricorda altri come il pixellato dei Depeche Mode - Fragile Tension http://www.youtube.com/watch?v=0vQ0yqNUNIM&ob=av2n fino a House of cards dei Radiohead http://www.youtube.com/watch?v=8nTFjVm9sTQ .

    Marie Antoniette è un tonfo: è esplicitamente la sua vita quella che rappresenta, e diventar ombelicale divertendosi già col terzo film peraltro ripetitivo non è buon segno.. :)
    Lost in translation lo adoro ma è irripetibile cosìcome il suo primo film, più "nascosto" ma anche più riuscito. Ciò che mi resta di questi ultimi due (Somewhere non lo vedrò per non sentirmi sadomasochista) è la colonna sonora.
    Hai mai visto quel film breve del padre che fa parte del collettivo New York Stories? La storia mi sembra copincollata dalla vita della famiglia Coppola. Quanto di peggio sia mai uscito dal maestro.


    jeff

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  3. @weltall: lost in translation lo vidi a suo tempo e mi piacque abbastanza, ma non l'ho rivisto questa settimana, anche se avrei bisogno di vederlo con occhio più "maturo"

    @jeff: il video dei depeche non lo conoscevo, grazie!beh sicuramente anche thomas mars sarà un cinefilo!
    io marie antoinette l'ho adorato perchè adoro l'Ancien Regime quindi non riesco a essere molto obiettivo su quel film.
    new york stories devo ancora vederlo!

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  4. Ciao, ho visto che mi hai linkato! Ricambio volentieri, anche perché il tuo è un blog molto interessante e soprattutto sincero e personale!

    Purtroppo io non riesco ancora ad amare la Coppola come te. Naturalmente la trovo una regista interessante (soprattutto nei primi due film, gli altri li ho apprezzati di meno), ma ho l'impressione che avrebbe bisogno di un cambio di direzione, forse prendendo esempio dalle sperimentazioni del padre, per non rischiare un'involuzione e chiudersi troppo su sé stessa.

    P.S. Concordo con Jeff su "New York Stories"! ^^

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  5. Ciao Perso, ho visto che mi hai linkato e ricambio volentieri perché il tuo blog mi sembra molto interessante. Purtroppo non ho ancora visto Somewhere. A presto.

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  6. A me il film è piaciuto, anche se non lo ritengo un capolavoro. Sul leone d'oro non mi esprimo in quanto, forse colpevolmente, somewhere era l'unico film in concorso da me visto.

    Ps
    complimenti per il blog e grazie per la visita sul mio ;)

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  7. Anch'io sono un estimatore della Coppola, mi è piaciuto anche questo, nonostante molti amici blogger lo ritengano pessimo.
    Fa un cinema decisamente diverso da quello che si vede solitamente, lento, musiche in primo piano, pochi dialoghi, succede poco o nulla nei suoi film, ma lo trovo particolarmente affascinante questo modo di intendere il cinema...

    Ah Kirsten Dunst ! Insieme a Naomi Watts e Zoey Deschanel una delle mie attrici preferite, una bellezza finissima...

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  8. Ho rivisto stasera Lost in translation, effettivamente è superiore all'ultimo anzi è un piccolo capolavoro.
    L'ultima scena poi è bellissima, evita di cadere in banalità ma conclude davvero alla grande !

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  9. Uno dei pezzi più divertenti che abbia letto ultimamente. Complimenti!

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