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mercoledì 25 maggio 2016

Money Monster

MONEY MONSTER
L'altra faccia del denaro
di Jodie Foster
(USA, 2016)
con George Clooney, Julia Roberts, Jack O' Connell, Caitriona Balfe
Genere: Action
Se ti piace guarda anche: Margin Call, Ave Cesare, La grande scommessa, Wall Street-il denaro non dorme mai, Inside Man, Un pomeriggio di giorni da cani, Quinto potere


Trama

Lee è un conduttore televisivo di uno show sulla finanza: un mix tra un guru della Borsa e un intrattenitore che influenza un vasto pubblico di azionisti. Durante una diretta un uomo armato irrompe sul palco del suo show minacciando di fare saltare tutti in aria.

RECENSIONE
Qual è il nostro rapporto con i soldi? Siamo cicale o formiche? Ci lasciamo influenzare dai media per quanto riguarda il modo di investire i nostri risparmi?
Argomenti di cui si è parlato tanto a partire dal crollo delle borse nel 2008.
Personalmente mi sono sempre ritrovato di più nella figura esopica della formica e non ho mai investito i miei risparmi in azioni o investimenti "virtuali". Ma c'è chi lo fa, e lo sventurato protagonista del film è uno di quelli che investe i suoi beni in un'azzardata mossa finanziaria, fiducioso di quanto suggerito dallo showman di turno a un pubblico facilmente influenzabile e sprovveduto.

Money-Monster, pur non aggiungendo nulla alla filmografia finora vista sul mondo della finanza e/o della corruzione, non delude né come action né come satira sociale.
Due sono i mondi presi di mira dalla pellicola: quello della finanza e quello dell’intrattenimento, con una certa indulgenza per quest’ultimo. L’anchorman narcisista, la regista cinica, i cameraman che filmano l’infilmabile rappresentano sì il mondo superficiale, chiuso ed egoista dello show business in cui nulla è risparmiato per un po’ di audience, ma allo stesso tempo rispondono a un imperativo “the show must go on” nel quale gli autori sembrano voler rintracciare qualche pregio legato all’etica del duro lavoro.
Ma Money monster è soprattutto un film d’azione, in cui l’adrenalina è garantita per tutta la durata del film grazie a una serie di colpi di scena ben distribuiti, un buon montaggio, un’ottima musica e un inedito humour, tutt’altro che fuori luogo, che qua e là compare per distendere la tensione negli spettatori e nei personaggi stessi. Poi ci sono loro, i due mattatori, i divi Julia Roberts e George Clooney, a loro agio in parti poco glamour ma allo stesso tempo decisamente hollywoodiani.
Clooney ripete con disinvoltura un ruolo con cui ha già esperienza: basti pensare che soltanto pochi mesi prima proponeva un personaggio ugualmente narcisista e presuntuoso in Ave, Cesare!
Julia Roberts, dopo Il segreto dei suoi occhi altro titolo di pochi mesi fa, torna in un dramma d'azione. Al loro fianco non sfigura il giovane O'Connell, visto in Unbroken (2014), altro film diretto da un'attrice, in quel caso Angelina Jolie. 


E arriviamo dunque alla regista, Jodie Foster, che con Money Monster firma il suo quarto film da regista, a venticinque anni dal debutto di Il mio piccolo genio e un lustro dopo The Beaver. Nel frattempo ha diretto un episodio di Orange is the new black e uno di House of cards, due titoli decisamente di culto della serialità televisiva americana e ha tratto ispirazione dalla sua esperienza d'attrice in Inside Man (2006), film che in qualche modo ricorda Money monster in più punti: la durata filmica coincide con quella della storia, il tema delle forze dell'ordine alle prese con un'emergenza sono le due similitudini più lampanti.
Finora abituata a film più intimisti incentrati su dinamiche familiari, con Money monster Jodie Foster si misura per la prima volta con un film d'azione e più propriamente d'intrattenimento. Il risultato è soddisfacente, grazie anche a una solida sceneggiatura scritta da Alan Di Fiore, Jim Kouf e Jamie Linden e a una buona visione d'insieme della regista, capace soprattutto di dirigere bene i propri attori, forse grazie alla sua esperienza personale.
Il film così si rivela un buon film d’intrattenimento, d'impostazione classica, e più precisamente di un buon film d'azione che non si dimentica la componente di satira e riflessione, come il buon cinema di un tempo sapeva sempre coniugare.
VOTO: 7
Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con MovieCamp su own your conversation