TWO MOTHERS
di Anne Fontaine,
Francia, Australia, 2013
con Naomi Watts, Robin Wright, Xavier Samuel, James Frecheville, Ben Mendelson
TRAMA
Due donne, da sempre migliori amiche, iniziano una relazione ognuna con il figlio dell'altra..
RECENSIONE
Per la sua prima opera
internazionale la regista francese Anne Fontaine si affida a un romanzo breve
del Premio Nobel Dora Lessing, di cui non riporto il titolo per non svelare la
fine della storia.
Scegliendo
le esotiche spiagge dell'Australia e due star hollywoodiane come Naomi Watts e
Robin Wright la regista compie due scelte riuscite, ma risulta poco convincente
nella descrizione dei personaggi, soprattutto quelli maschili.
I
fatti, che tra l’altro coprono diversi anni senza che nessuno dei protagonisti
cambi nemmeno pettinatura, sono presentati in modo piuttosto inverosimile, a
partire dal primo cruciale approccio tra una delle donne e il figlio
dell’amica. Per non parlare poi del fatto che questi due ragazzi passino le
serate a casa a sbronzarsi con le proprie madri.
Senza
troppe spiegazioni, e in modo programmatico, gli eventi si accumulano e i
personaggi accettano più o meno di buon grado ciò che accade, senza mai
ribellarsi o alzare la voce.
E
se numerosi passaggi suscitano qualche perplessità è comunque apprezzabile il
tono delicato del film, che a differenza di quanto si possa lecitamente
attendere, evita scene madri e momenti pruriginosi, mostrando la storia con
garbo e delicatezza. La delicatezza è tanta insomma che alla fine si rischia di rimanere in
superficie, ma dopotutto questo pare essere l’intento della regista che preferisce concentrarsi su
volti e paesaggi incontaminati e condire il film di dialoghi vacui.
Brave, belle
e coraggiose Naomi Watts e Robin Wright, probabilmente le uniche attrici
hollywoodiane ultraquarantenni a non aver ancora incontrato le deturpanti lame
del bisturi. Al loro fianco Xavier Samuel e James Frecheville, semplici soprammobili, definiti
“belli come dei” da una delle due protagoniste e in quanto tali statuari, nel
fisico e nella recitazione. Il film è uscito con diversi titoli nel resto del mondo, tutti francamente incomprensibili: Adore, Perfect Mothers,..tutt'altro effetto avrebbe fato "MILF", titolo perfetto e per nulla fuorviante e oserei dire per nulla volgare in questo contesto..
VOTO:
6
nonostante l'allettante tematica MILF, mi attira ben poco...
RispondiEliminada fan di Naomi Watts però una chance dovresti dargliela..
EliminaMi associo!
EliminaSei stato decisamente più generoso di me. Io l'ho massacrato letteralmente... film davvero stupido e pretestuoso, a parere mio.
RispondiEliminaLeggerò cos'hai scritto. Diciamo che si presta a una stroncatura, ma io comunque l'ho trovato guardabile.
EliminaImmaginavo che questo film non fosse particolarmente interessante, però mi incuriosisce per la presenza di Naomi Watts e Robin Wright, tra le migliori attrici ultraquarantenni di Hollywood, forse le uniche, come dici tu, a non aver fatto ancora ricorso al bisturi.
RispondiEliminaLoro brave, belle e mi stanno pure simpatiche.
Eliminami trovi totalmente daccordo, ne ho parlato proprio ieri. Gran regia ma script da film porno
RispondiElimina