MAZE RUNNER - IL LABIRINTO
Di Wes Ball,
USA, 2014
con Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Will Poulter, Patricia Clarkson,
Thomas Brodie-Sangster
Se ti piace guarda anche: Il signore delle mosche, Hunger Games, Divergent, The giver-Il mondo di Jonas, The Village.
TRAMA
Thomas, senza ancora ricordarsi il
suo nome, si ritrova balzato nella radura, uno spazio verde circondato da mura
altissime dietro alle quali si nasconde un labirinto invalicabile: è da tre
anni che altri ragazzi, tutti più o meno suoi coetanei, hanno provato invano ad
attraversarlo. Privati di una loro identità e di uno scopo che vada oltre alla
quotidiana sussistenza, i ragazzi sembrano condannati a ripetere giorno dopo
giorno la stessa vita e a ripetere gli stessi riti, vivendo in uno stato di
costante paura e ignoranza.
L’esordiente regista Wes Ball, già
addetto agli effetti speciali, si è ritrovato davanti a una bella sfida e l’ha
vinta: Maze Runner è uno dei migliori film dell’ormai infinita serie di
adattamenti di saghe Young Adult che mescolano fantasy e fantascienza distopica:
pur non raggiungendo i livelli di Hunger Games, supera i risultati
di Divergent e The Giver, grazie a un mix di ingredienti di sicuro successo.
The Maze runner, infatti, adattando
il romanzo di James Dashner (il primo di una serie di 5 romanzi, siete
avvertiti) fa avanzare i propri personaggi per livelli, usando audacemente
uno stile che ricorda molto quello dei videogiochi, mentre l’impostazione
generale rimanda fortemente a quella di una lunghissima puntata pilota di una
serie tv. All’idea della serialità è infatti fortemente questo nuovo franchise
che ritroveremo al cinema (per almeno i prossimi 5 anni), mentre le atmosfere
guardano molto al passato: viene in mente subito appunto una serie tv, Lost, ma
anche Il signore delle mosche e perfino The Village.
A renderlo diverso dagli altri film
del genere è anche la singolare presenza di un cast esclusivamente maschile
(proprio come ne Il signor delle mosche), se si tolgono le ultime scene con la
brava Kaya Scodelario lanciata da Skins e Patricia Clarkson
(purtroppo da
troppo tempo assente dal cinema che conta): ciò permette l’assenza di
una
deriva sentimentale che ha caratterizzato tutte le opere del genere
finora, intaccando notevolmente il ritmo. Qui non c'è spazio per scene
sdolcinate e cadute di ritmo: l'adrenalina è garantita.
Ben arrivata, dunque, nuova saga.
VOTO: 7
Devo ancora vederlo, mi incuriosisce molto!
RispondiEliminaqualcuno dice che è meglio delle altre teen saghe, qualcun altro dice che è peggio...
RispondiEliminanon so davvero più a chi credere!
Credi a me Cannibal, Credi a me! Anzi: credi solo a te stesso e guardatelo!
EliminaPer me ha gli stessi pregi e gli stessi difetti del primo Hunger Games: tanto potenziale che per non viene sfruttato. Si lascia guardare senza problemi e intrattiene che è un piacere, però.
RispondiEliminaHunger Games 1 era un pelino meglio secondo me, comunque sì, gli ingredienti sono simili: tanto intrattentimento e azione. In Hunger Games sono migliori le performance, location e musiche ed effetti speciali.
Elimina