The Hurt Locker propone alcuni (un po' troppi francamente) momenti salienti di una spedizione di artificieri in Iraq.
Si disinnesca qualsiasi tipo di ordigno, anche umano. I soldati sono sospesi in un mondo implacabile, in cui ovunque si può nascondere il nemico.
Il film di Kathryn Bigelow, candidato alla bellezza di 9 premi Oscar nonostante sia passato inosservato in tutto il mondo (da noi è uscito in sordina due anni fa), è l’antitesi di Avatar. Niente magia, emozione, virtuosismo e banalità.
Qui c’è la cruda realtà della guerra in Iraq.
Non è il primo film sull’argomento e nemmeno il migliore. Film di questo tipo sono sempre necessari, ma avevo preferito Nella Valle di Elah, Leoni per agnelli o Brothers, che pur coi loro limiti avevano il pregio di emozionare. Qui invece tutto è basato sulla tensione: nessun coinvolgimento emotivo, ma solo adrenalina e pazienza, sia dalla parte dei personaggi che dagli spettatori.
Ottima fotografia e montaggio e grandi interpretazioni di sconosciuti attori. Volti famosi fanno brevi apparizioni (Ralph Finnies, David Morse, Pearce).
Troppa dispersione in un film troppo lungo (130 minuti) che ha inspiegabilmente ricevuto una tardiva attenzione suggellata da un Oscar ingiustificato.
Nonostane si parli tanto della prima donna ad aver vinto un Oscar, bisogna sottolineare nondimeno che questo era il film più maschio della decina.
VOTO: 7
io non ho nemmeno capito se sto film da noi è uscito, deve ancora uscire, o non uscirà proprio..
RispondiEliminauscito in sordina 2 anni fa? mamma mia.. :O
RispondiEliminaautunno 2008. però da domani uscirà di nuovo in alcuni cinema, bologna compresa
RispondiEliminasì il film è uscito parecchio tempo fa in Italia. A me è piaciuto tanto, non perchè girato da una donna (quando lo vidi nemmeno sapevo il nome del regista) e nemmeno perchè antitesi di Avatar, che all'epoca non era ancora stato distribuito. Il tema del film non è la guerra ma la "droga della guerra" e per questo penso che il suo antesignano più diretto sia riconoscibile in "Full metal Jacket". Che sia il film più maschio dei candidati non lo so...Certo è che riflette una parte di America (ormai credo la maggioranza) che ha compreso la pericolosità della politica guerrafondaia dell'epoca di Bush...
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