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sabato 9 giugno 2012

Ancora Valérie Donzelli e Jérémie Elkhaïm, ma solo come attori

BELLEVILLE TOKYO
di  Elise Girard
Francia, 2011
con Valérie Donzelli e Jérémie Elkhaïm
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Uscita italiana: non prevista


Julien all’improvviso lascia Marie: Marie rimane così da sola, incinta, a causa di un'altra donna, o così sembra il marito che si nega perfino al telefono. Poi ritorna, Marie cerca quindi di far finta di nulla fino al giorno in cui lui, critico cinematografico, durante una proiezione le dedica il film che stanno per vedere nel cinema in cui lavora la stessa Marie: si tratta di L’innocente di Luchino Visconti, che finisce con Giancarlo Giannini che uccide il proprio figlio neonato.
Marie, sconvolta, fugge dal cinema, poi nuovamente dissimula la sua inquietudine finché il marito non va a Tokyo per lavoro: in realtà è semplicemente fuggito di casa per un po’…


 Storia drammatica raccontata perfino con leggerezza, peccato che il finale aperto non permetta di farci capire dove voglia veramente arrivare l’autrice, a cui probabilmente interessava solo il processo che attraversa la coppia in attesa. Anche perché a volte ci sono sentimenti inesprimibili e la regista e sceneggiatrice Elise Girard, al suo primo film di finzione, ha deciso di esprimere l’inesprimibile: l’angoscia che assale un genitore che si sente impreparato.

Un tabù difficile da rappresentare è messo in scena senza moralismi o empatia grazie a una sceneggiatura all’altezza e alla performance sempre sottile di Jérémie Elkhaïm.

Eppure il film è talmente delicato nel tratteggiare il suo racconto da risultare quasi impalpabile, per non dire inconsistente, se non fosse per i protagonisti Valérie Donzelli e Jérémie Elkhaïm che è sempre un piacere vedere recitare insieme nel ruolo di moglie e marito.
Belleville Tokyo è anche il film molto cinefilo di un’ex critica cinematografica e non mancano gli omaggi al cinema italiano: oltre alla locandina de L’Intervista di Fellini, che appare in più scene, a ricoprire un ruolo fondamentale è L’innocente di Visconti, tra l’altro proiettato in una strana versione con titoli di testa francesi ma audio italiano originale senza sottotitoli. 

VOTO: 7    


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