Era da un po’ che non si vedeva un film sull’amicizia, sentimento ultimamente snobbato al cinema in favore all’amore. Eppure in questa commedia tragica ci sono tutti gli elementi che amano gli appassionati delle love story, compresi passione e sesso. Quest’amicizia infatti ha la passione travolgente di un amore e in mancanza di scene di sesso, la regista ha ben pensato di inserire comunque delle scene di nudo per accontentare furbescamente i più voyeur o i più distratti.
Proprio per il suo impeto la storia potrebbe apparire anche inverosimile, ma non è forse vero che le amicizie più profonde si fanno in prossimità del pericolo? E quale pericolo è maggiore della morte? Intorno a questi due temi c’è anche quello della crisi dell’artista, della vita di coppia e un accenno all’Italia fatta di evasioni e poveri immigrati.
La bellissima sceneggiatura è allo stesso tempo aiutata e guastata dalla regia, che talvolta l’arrichisce e talvolta la svuota. Di certo aiuta il buon cast di attori, in particolare lo strepitoso Albanese.
Di un’amicizia virile nata in un’ospedale esiste anche un altro buon film italiano, di pochi anni fa, assoutamente da riscoprire: Uno su due di Eugenio Cappuccio.
VOTO: 7
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