MIA MOGLIE PER FINTA
(JUST GO WITH IT)
DI DENNIS DUGAN,
USA 2010
ORA NEI CINEMA
TRAMA
Un chirurgo plastico sui quaranta (Adam Sandler) perde la testa per una ventenne mozzafiato (Brooklyn Decker) , ma l’unico modo per conquistarla è…fingersi sposato e perciò coinvolge nella sua messa in scena la sua assistente single (Jennifer Aniston) e i di lei figli.
RECENSIONE
Dennis Dugan dirige per la sesta volta Adam Sandler e si ispira a un film del 1969 che valse l’Oscar a Goldie Hawn: Fiore di cactus per abbassarne i toni e le ambizioni e fare l’ennesima commedia volgare statunitense, per una volta tradotta con un titolo migliore dell’originale.
Nulla di nuovo insomma per Adam Sandler e Jennifer Aniston, condannati a interpretare lo stesso ruolo e a ripetere la stessa formula, quella del film comico statunitense che in fondo non ha molte differenze da quello italiano: umorismo di grana grossa con gag a sfondo sessista, omofobo, sessuale e soprattutto escrementizio (il tormentone del film è il nome assegnato alle feci, che è poi quello dell’odiato personaggio interpretato da Nicole Kidman).
E ancora una soundtrack radiofonica inutile, una regia anonima naturalmente priva di qualsiasi ambizione artistica e una carrellata di bellezze mozzafiato: la strabiliante quasi esordiente Brooklyn Decker e la sorpresa Jennifer Aniston che a 42 anni sfoggia un fisico strabiliante. Ma oltre alla gara in bikini c’è n’è anche una di seduzione tra la Signora della Commedia disimpegnata e l’ex Signora del cinema serio: parlo di un’autoironica (e disperata) Nicole Kidman, alla quale viene data della merda e della rifatta per poi essere battuta dalla Aniston, non solo nella finzione. Negli ultimi 12 anni, mentre l’ex Signora Cruise è passata da Kubrick e Von Trier a questa commedia goliardica, collezionando solo flop commerciali e interventi estetici sbagliati, l’ex Signora Pitt recita sempre lo stesso ruolo, ma al meno lo fa con radiosità, macinando un successo dopo l’altro e diventando sempre più bella. È infatti lei a strappare la scena a Adam Sandler, che occupa una prima mezzora incolore e indigesta per poi cedere il posto all’ex star di Friends, la cui verve da commediante raggiunge gli apici nei duetti con la Kidman, la cui bravura è rimasta intatta.
Ed è questa la differenza con la commedia pecoreccia nostrana (l’aggettivo si addice molto visto che le pecore hanno un ruolo comico importante nel film): una star capace di irradiare luce propria e un Premio Oscar nei comprimari. Al quadretto si aggiungono due bravi baby attori.
IN POCHE PAROLE
Una commedia che infastidisce per la solita banalità della formula e per le battute volgare ma che alla fine si fa apprezzare per le numerose e liberatorie risate. Per una serata in cui si vuole staccare dalla tragicità del presente.
VOTO: 5,5
gli attori e le tipe presenti mi piacciono, però il film in effetti sembra poca roba..
RispondiEliminain FIORE DI CACTUS la parte della Aniston era affidata a INGRID BERGMAN e quella del bastardo a WALTER MATTHAU
RispondiEliminadetto questo, detto tutto