THE EAGLE
(THE EAGLE OF THE NINTH)
DI KEVIN MACDONALD,
UK, 2011
con Channing Tatum, Jamie Bell, Donald Sutherland
Ora nei cinema
Se ti piace guarda anche: L'ultima legione, Centurion, Braveheart
Nella Britannia del secondo secolo, un soldato romano di nome Marco Aquila, (Channing Tatum) vuole riconquistare l’onore che il padre ha perso in una disastrosa e famigerata impresa che ha portato l’imperatore a costruire il celebre Vallo di Adriano.
Congedato con onore, il valoroso soldato non si da per vinto e decide di attraversare il vallo con l’aiuto del suo servo, nonostante lo zio (Donald Sutherland) e altri romani cerchino di dissuaderlo.
Il giovane che lo accompagna, Esca (Jamie Bell) è un britanno che gli può essere di aiuto perché parla perfettamente anche la lingua dei romani: ma ci si può fidare di uno straniero che è per di più anche schiavo?
Dopo Centurion, film dell’anno scorso di Neil Marshall con Michael Fassbender e L’ultima Legione, film con Colin Firth tratto da Valerio Massimo Manfredi, la Nona Legione Romana continua a ispirare il cinema
Ci voleva un regista scozzese per dare vita a questo racconto epico a sua volta tratto da un romanzo: Kevin MacDonald, già premio Oscar nel 2000 per il documentario Un giorno a settembre, rende questo peplum bellico ad alto rischio polpettone un film personale, in cui si sente l’impronta del regista, evidentemente coinvolto da questi avvenimenti storico-leggendari che riguardano la sua terra.
Così, la parte bellica, ben girata, si alterna a quella della suspense e dell’action, che riescono a a coinvolgere lo spettatore fino alla fine. Ma c’è anche una breve ma piacevole parentesi sull’amicizia virile e sul senso di lealtà, nonché un curioso intermezzo ipnotico-tribale. Peccato per la scena finale da buddy-movie, ma è una pecca che si può perdonare.
Inoltre MacDonald, che già fece vincere l’Oscar a Forest Whitaker nel 2006 per L’ultimo Re di Scozia, riesce a far recitare l’ex modello Channing Tatum, mentre Jamie Bell conferma il suo talento ma è ancora lontano dal ruolo che lo faccia emancipare da Billy Elliott.
Infine, l’elemento di maggior interesse della pellicola è la fotografia, che si adatta allo stato d’animo del protagonista.
Più di un ordinario film epico per appassionati, che potrebbe insomma trasformarsi in una piacevole sorpresa per i più scettici.
mah, io rimango tra gli scettici. non mi ispira per nulla...
RispondiElimina@ Marco: peccato, non son sono riuscito a convincerti!
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