IERI, OGGI E DOMANI
di VITTORIO DE SICA, 1963
Il film è composto da tre episodi legati solamente dalla coppia Loren-Mastroianni.
ADELINA
Il primo, scritto da Eduardo De Filippo, è ambientato a Napoli, dove Adelina vende sigarette in bancarelle abusive (assieme a una trentina di altre donne che non si capisce perché non hanno nessun problema con la giustizia). Il marito non riesce a trovare un lavoro. La polizia ha un mandato d’arresto per Adelina, che però è rinviato perché la donna è incinta.Infatti non può essere rinchiusa prima che siano passati otto mesi dalla nascita dell’ultimo figlio e così i due sfornano un figlio dopo l’altro, finché il marito non è più in grado di ingravidarla. Adelina viene incarcerata, ma il popolo si mobilita per ottenere la grazia dal Presiden
te.
ANNA
Nel secondo episodio, tratto da Moravia,Sophia Loren è una ricchissima e annoiata snob milanese che fa un giro in auto col suo amante, di estrazione sociale molto più bassa. Gli confida che è infelice e che vuole solo l’amore, non sa cosa farsene dei soldi. Lui le dice che senza soldi non sarebbe in grado di vivere. Il divertente epilogo conferma l’opinione dell’amante.
Scritto da Zavattini e ambientato a Roma.
Mara è una escort che si vanta con la dirimpettaia Tina Pica di avere come clienti solo gente per bene: deputati, ministri. Il problema è che il bel nipote aspirante prete (Giovanni Ridolfi) della Pica si è invaghito della bella squillo.
Del resto come stupirsi, se la bella ragazza se ne va in giro per il terrazzo coperta solo da un asciugamano?
Oppure fuma alla finestra in biancheria intima?
Insieme a un esasperato Mastroianni, nei panni di un cliente bolognese innamoratissimo riusciranno a riportare il giovane sulla retta via e accontentare la prima insopportabile Tina Pica.
Bisogna spettare fino alla fine per godersi il celeberrimo, sensazionalistico e leggendario spogliarello della Loren che però non si concede a Mastroianni perché le viene in mente, proprio sul più bello, che ha fatto un voto alla Madonna.
Si tratta dell’episodio più divertente. Sophia offre nuovamente il ritratto di una donna forte ed emancipata, ma legatissima all’istituzione matrimoniale e al ruolo di maternità, che è per lei l’unica ancora di salvezza.Il secondo episodio è amarissimo, venato solo in parte dalla simpatia del personaggio di Mastroianni. Resta comunque un bel ritratto della classe ricca e capricciosa e in generale dell’essere umano come pedina incapace di reagire e di osare per trovare la felicità. Il terzo è uno scanzonato omaggio alla bellezza e alla libertà femminile, dove Sophia è una prostituta dal cuore d’oro che incarna la donna indipendente del nuovo millennio.
La mitica coppia è formidabile in tutti gli episodi, e passa con disinvoltura dal dialetto napoletano al romanesco, passando per l’accento milanese.
Una pioggia di premi internazionali per un film giocoso tutt’altro che impegnato. Una sorta di divertissement di un grande maestro che si concede un tributo alla coppia fantastica del cinema italiano e soprattutto alla diva italiana più amata in patria e all’estero.
Un trionfale ritorno alla commedia a episodi per De Sica, che crea un film commerciale senza rinunciare alla critica sociale, che qui diventa satira.
Primo film in Techniscope, seconda nomination all’Oscar per la Loren, terzo Oscar come miglior film straniero per De Sica che si confermava il regista italiano più amato e popolare all’estero, anche se Fellini era già pronto a sostituirlo.
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