Nel 1991 gli Academy Awards la premiano con l’Oscar alla carriera.
Forse gli italiani si rendono conto che hanno liquidato troppo velocemente la loro icona.
Ma proprio quando la sua carriera sembra definitivamente conclusa, il grande Altman la chiama nel 1994 per riproporre in Prêt- à-porter lo strip di Ieri, oggi, domani e ritrovare così Marcello Mastroianni. In un colpo solo si è ricreata la coppia cinematografica più amata dagli italiani e la Loren dimostra che a sessanta anni è ancora un sex symbol e una grandissima attrice.
La sua interpretazione è infatti nominata al Golden Globe, a 40 anni dalla sua prima candidatura.
Hollywood così torna a corteggiarla (That’s Amore, del 1995, è un successo) e l’Italia la perdona: il 26 giugno 1996 viene nominata Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana e inizia per lei un umiliante pellegrinaggio nei programmi tv più infimi.
Ancora una volta ci pensano gli americani a darle un po’ di lustro: Rob Marshall la dirige nel 2009 in quello che tutti annunciavano come il film dell’anno. Con una pioggia di Oscar alle spalle grazie a Chicago, Marshall ripropone un cast eccezionale per il suo personale tributo a Fellini e chiama Sophia per interpretare la parte della madre del protagonista. Poteva essere un modo elegante e memorabile per lasciare le scene ed invece Nine si è rivelato un incredibile flop ai botteghini, ritirato dalle sale in fretta e furia e stroncato dalla critica.
Le sue ultime apparizioni risalgono ai Golden Globes e agli Oscar di quest'anno, accompagnata dal figlio Edoardo (regista con due film in uscita nei prossimi mesi) e dalla nuora, la bellissima Sasha Alexander (Dawson's Creek, N.C.I.S., La verità è che non gli piaci abbastanza).
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