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domenica 22 agosto 2010

Coming soon..

Dopo lo spazio dedicato a Vittorio De Sica, probabilmente il più grande regista italiano di tutti i tempi e sicuramente l'unico capace di passare con eguale successo dal dramma più cinico alla commedia più spensierata, proseguo con un altro regista figlio ma anche padre del Neorealismo.


Sto parlando del più estivo, fresco, solare e spensierato dei registi italiani: Luchino Visconti.

Con Ossessione, nel 1943 inaugurò il Neorealismo, anche se la paternità del movimento è argomento assai discusso. Sicuramente, a fianco di Rossellini e De Sica, fu tra i più grandi esponenti di questa magica stagione del cinema italiano e l'unico che riuscì a continuare con uguali risultati anche negli anni '60 e '70. Gli altri due grandi registi infatti, in qualche modo si persero un po' negli anni '70, mentre Visconti continuò a fare di ogni suo film un evento, finché la morte non lo stroncò poco dopo le riprese de L'innocente.

La terra trema, Senso, Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo, La caduta degli dei, Gruppo di famiglia di un interno sono titoli diventati dei capisaldi della cinematografia internazionale.

A lui molto devono molti grandi attori: Alida Valli, Adriana Asti, Alain Delon, Claudia Cardinale, Massimo Girotti, Silvana Mangano, e tutto gli deve Helmut Berger. Di ognuno parlerò in modo approfondito a suo tempo.

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