Nuovo mese, nuova musica.
Nuovo album (Up to now) per gli Snow Patrol, anticipato dal singolo Just say yes, che all’inizio può apparire ammiccante, ma poi si risolve in un classico pezzo alla Snow Patrol.
Nuovo album anche per Carmen Consoli, anticipato dal bel singolo "Tutto su Eva", accompagnato anche da un bel video. Io la preferisco come autrice e compositrice piuttosto che interprete, de gustibus.
Atteso(?) ritorno di Giusy Ferreri con un album di cover (ma perché cover?!) anticipato da un’oscena cover di quell’impareggiabile Il Cielo è sempre più blu del grande Rino Gaetano.
Anche i The Kooks hanno pensato di ritornare con una cover, non di un classico, ma di un cult della musica commerciale da discoteca degli anni ’90: All that she wants degli Ace of Base, brano che io adoravo alla follia e che qua ovviamente è riproposto in chiave brit-rock. Ma possibile che in due anni i ragazzotti di Brighton non siano riusciti a scrivere nulla di inedito?!
Torna anche Elisa, appena diventata mamma, e per anticipare l’album Heart, ha scelto il duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. La canzone, chiamata Ti vorrei sollevare, non è affatto male, però dall’incontro tra le due (a mio parere) più belle voci del panorama musicale italiano mi aspettavo di più!
La Britney ritorna con un nuovo album, lanciato da un singolo che coincide con il voto che si può attribuire al pezzo: Three. C’è un intermezzo adorabile con chitarrina e vocina dolce, ma il resto della canzone è un’indecedente accozzaglia house-pop .
La diciottenne Dixie Lott dopo quel tormentone di Mama Oh Oh è tornata con Boys and Girls che è identico a Shut up and drive di Rihanna. Non sono affatto dispiaciuto né stupito che la sua vena creativa si sia già esaurita.
Anche Rihanna è tornata con un nuovo pezzo, lento. Ma è troppo presto per esprirmi. Non l'ho mai ascoltato con attenzione.
Arriviamo quindi al film-evento (ahimé) del mese, New Moon. Il brano portante è stato affidato ad una band sconosciuta dall’insolito nome: Death cab for cutie. Il pezzo si intitola Meet me on the Equinox ed è davvero caruccio.
Lord Sting esce con un nuovo lavoro concettuale e sperimentale: una serie di ballate celtiche natalizie (e qualche inedito) arrangiate con strumenti più o meno antichi. Sono molto incuriosito ma sinceramente mi sembra troppo presto per canti natalizi, quindi rimando l’ascolto a dicembre.
Last but not least il Signor Battiato che ha scritto un fortissimo ed esplicito j’accuse contro il nostro Presidente del Consiglio. Molto stranamente, non ha provocato l’inevitabile scandalo che mi aspettavo. Sono sicuro però che i giornalisti se ne occuperanno presto, anche perché è davvero insolito udire il più elegante, intellettuale ed enigmatico dei cantanti italiani lanciare un simile pamphlet. Della serie: anche i più tranquilli sono arrivati al limite della pazienza e dell’indignazione. La canzone si chiama Inneres auges e a primo ascolto non mi convince molto dal punto di vista musicale, ma il testo vale proprio la pena ascoltarlo e leggerlo per bene:
http://www.youtube.com/watch?v=pvEbyhfuKkU
come un branco di lupi
che scende dagli altipiani ululando
o uno sciame di api
accanite divoratrici di petali odoranti
precipitano roteando come massi da
altissimi monti in rovina.
uno dice che male c’è a organizzare feste private
con delle belle ragazze
per allietare primari e servitori dello stato?
non ci siamo capitie perché mai dovremmo pagare
anche gli extra a dei rincoglioniti?
che cosa possono le leggi
dove regna soltanto il denaro?
la giustizia non è altro che una pubblica merce…
di cosa vivrebberociarlatani e truffatori
se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
la linea orizzontaleci spinge verso la materia,quella verticale verso lo spirito.
con le palpebre chiuses’intravede un chiaroreche con il tempo e ci vuole pazienza,
si apre allo sguardo interiore:inneres auge, das innere auge
la linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
la linea orizzontale ci spinge verso la materia,
quella verticale verso lo spirito.
ma quando ritorno in me,sulla mia via, a leggere e studiare,
ascoltando i grandi del passato…mi basta una sonata di corelli,
perché mi meravigli del creato!
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