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martedì 4 ottobre 2011

Un film puffichissimo!

I PUFFI
THE SMURFS
di Raja Gosnell
USA, 2011
Ora nei cinema
(film più visto in Italia da due settimane, incasso: 8 milioni di euro)
Se ti è piaciuto guarda anche: Scooby Doo, Alvin Superstar, L'Orso Yoghi

prima erano così..

ora sono diventati così...



È da oltre un anno che ci hanno tempestato con questi Puffi metropolitani, facendo storcere il naso praticamente a tutti coloro che sono cresciuti guardando o perfino collezionando (come il sottoscritto) questi graziosi ometti blu alti due mele e poco più che si sono ritrovati qui proprio nella più grande delle mele, New York. Ma porca puffa! Anche loro a New York? Ma perché?

La storia ha però inizio nel villaggio dei Puffi, con le sue meravigliose case a fungo e bisogna ammettere che è stato realizzato in modo davvero strepitoso. Un giorno però, nel tentativo di fuggire dal perfido Gargamella, i puffi finiscono in un tunnel spazio/temporale che li pufferà nella Grande Mela.

Quella che sembra una trovata un po’ del puffo, è dettata da due aspetti: innanzitutto i produttori, poco puffosi, hanno potuto inserire quantità industriali di product placement, naturalmente mirato ai più piccoli: M&M’s, Guitar Hero, ma anche Sony e Wikipedia per i più furbi. In secondo luogo, però, c’è anche un interesse narrativo nel fare interagire i puffi con gli umani: con questi due universi che si scontrano si ottengono naturalmente le migliori gag. Ammirevole inoltre il modo in cui gli attori si impegnino (fra tutti Sean Patrick Harris di How I met your mother e Jayma Mays di Glee) a recitare in questo film, risultando tutti bravi oltre che convincenti. La grafica è eccezionale e l’interazione tra l’universo reale e digitale è perfetta.

Ma ciò che più conta è che il puffilm alla fine riesce a far ridere e intenerire anche il pubblico più grande, memore della sua infanzia puffosa.

E alla fine anche voi non potrete fare a meno di inserire la parola puffo in ogni discorso. In fondo i puffi sono uno dei pochi cartoon/fumetto ad avere un vocabolario tutto loro e il film ha perfettamente sfruttato la cosa. E poco importa se Gargamella non vuole più trasformarli in oro, ma semplicemente trarne “l’energia magica” e se la trama è scritta correndo, perché l’obiettivo è raggiunto e perfino superato.
Simpatica la trovata dei puffi che guardano se stessi nel fumetto di Peyo, ammettendone la paternità e scioccante la rivelazione di Puffetta che ammette di essere stata creata da Gargamella per ingannare i puffi: fortunatamente, Grande Puffo ha saputo trasformarla nella puffetta che era dentro.

Un film puf-fichissimo per tutti i nati tra gli anni ’70 e ’80.

VOTO: 6,5

4 commenti:

  1. eh no, ma che mi combini? :)
    mi consacri il blog con l'immagine splendida di kirsten dunst e poi mi infili j.lo e mi salvi pure questa puff-robetta?
    anche io sono cresciuto con i puffi, però questo film imbarazzante ce lo potevano risparmiare...

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  2. Ma tu l'hai visto almeno? È poi da vedere in compagnia di coetanei e le risate sono garantite!

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  3. sì, l'ho visto
    non l'avessi mai fatto *__*

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  4. Vuol dire che il bimbo puffoso che è in te è morto x sempre!

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