VITA DA CANI,
di Mario Monicelli & Steno
ITALIA, 1950
Se ti piace guarda anche: Lo Sceicco bianco (per il tema), Campo de' Fiori, (per lo stesso protagonista in un altro ottimo ruolo)
Il cavalier Nino Martoni (Aldo Fabrizi) ha una compagnia di rivista con molti guai finanziari, ma ha il cuore troppo grande e finisce per assumere anche la timida e povera Margherita (Gina Lollobrigida), salita sul treno senza biglietto e l’ambiziosa Franca (Tamara Lees), che ha appena lasciato il fidanzato senza soldi (Marcello Mastroianni). Alla fine solo la prima farà fortuna come soubrette e la seconda troverà il ricco marito come aveva desiderato, ma scopre che i soldi non fanno la felicità e si toglie la vita..
RECENSIONE
Questa pellicola ha superato il mezzo secolo di vita eppure offre un ritratto lucido e attualissimo del mondo dell’(avan)spettacolo, risultando per lo più molto cinico ma allo stesso tempo divertentissimo. Aldo Fabrizi poi, come al solito è irresistibile e le scene in cui compare (e sono molte, visto che è il protagonista) lasciano davvero tutte il segno. La sceneggiatura, ottima, è scritta a 6 mani: un esordiente Ruggero Maccari, Sergio Amidei, Fulvio Palmieri, Nino Novarese, lo stesso Aldo Fabrizi che come sappiamo spesso scriveva da solo le proprie battute e i due registi. Una ventitreenne Lollo e un ventiseienne Mastroianni nei loro primo ruolo importante.
Questa pellicola ha superato il mezzo secolo di vita eppure offre un ritratto lucido e attualissimo del mondo dell’(avan)spettacolo, risultando per lo più molto cinico ma allo stesso tempo divertentissimo. Aldo Fabrizi poi, come al solito è irresistibile e le scene in cui compare (e sono molte, visto che è il protagonista) lasciano davvero tutte il segno. La sceneggiatura, ottima, è scritta a 6 mani: un esordiente Ruggero Maccari, Sergio Amidei, Fulvio Palmieri, Nino Novarese, lo stesso Aldo Fabrizi che come sappiamo spesso scriveva da solo le proprie battute e i due registi. Una ventitreenne Lollo e un ventiseienne Mastroianni nei loro primo ruolo importante.
INTORNO AL FILM
Il film, rimasto nella storia per la presenza di Mastroianni e la Lollobrigida al loro primo ruolo importante, ma anche per essere la prima vera regia di Mario Monicelli, come affermerà molto più tardi, dichiarando che l’apporto di Steno fu nullo, così come fu del tutto inesistente il contributo di Monicelli a Le Infedeli, altro film che portava comunque la firma di entrambi e che vedeva di nuovo la Lollo tra i protagonisti.
Il film però può essere ricordato anche per altri tre elementi fondamentali: la fotografia del futuro regista Mario Bava, che aveva cominciato pochi anni prima la carriera di direttore della fotografia, le scenografie di un giovane Flavio Mogherini, poi apprezzato scenografo di tanti film importanti (fra cui quelli di Pasolini) e regista e infine le musiche composte da Nino Rota.
ACCOGLIENZA DEL FILM
Le recensioni furono pessime e il successo modesto a causa de Lo Sceicco bianco di Fellini (e Lattuada) che uscì contemporaneamente e aveva al centro lo stesso tema. Il flop fu comunque una sorpresa, considerata la presenza di Fabrizi e nel film felliniano di un pressoché sconosciuto attore di nome Albero Sordi.
REGISTI
MARIO MONICELLI (1915-2010)
Uno dei padri della commedia all’italiana, Monicelli inizia la sua carriera come sceneggiatore e intraprende un fortunatissimo sodalizio con Steno a partire dal 1946, quando collaborano alla sceneggiatura di Aquila nera, che vede anche una diciannovenne Gina Lollobrigida come comparsa nei panni di una schiava. E la Lollobrigida sarà anche tra le protagoniste del loro ultimo film insieme, Le infedeli, dove appare anche suo marito Milko. È il 1953 e i due hanno alle spalle numerose commedie di cui sono registi. Poi, in proprio, Monicelli dirigerà alcuni capisaldi del cinema italiano, come I soliti ignori, La grande guerra, Speriamo che sia femmina e alcuni enormi successi commerciali come L’armata Brancaleone e Amici miei.
STENO (1915-1988)
Stefano Vanzina fu caricaturista e soggettista radiofonico e di avanspettacolo prima di dirigere con Monicelli alcuni film con Totò, personaggio che riprese anche da solo (Totò nella luna). La sua popolarità accrebbe grazie a Un americano a Roma e poi negli ’70 con una serie di film con Bud Spencer e i cosiddetti poliziotteschi. Fu anche il regista di Febbre da cavallo e diversi film con Renato Pozzetto. I figli Carlo ed Enrico hanno seguito le sue tracce.
ATTORI
ALDO FABRIZI
(1905-1990)
La Lollo per la prima volta ha un ruolo che lascia finalmente il segno grazie a un personaggio adorabile, quello della brava e onesta ragazza che si rivela essere anche molto sexy e brava a cantare e ballare.
TAMARA DREES
(1924-1999) Attrice britannica attiva solamente in Italia, ma celebre anche nel paese natio come cover girl, recitò in un sacco di film, piuttosto scadenti
MARCELLO MASTROIANNI
(1924-1990)
Il grande attore de La dolce vita, 8½ e Ieri, oggi e domani è qui agli esordi.
Anche per lui infatti è uno dei primissimi ruoli, tant’è che è ancora incerto sul suo nome! Infatti nei titoli appare come Mastrojanni.
Ed ecco l'immagine che catapultò la Lollo nel mondo: nello stesso anno Howard Hughes la chiamò a Hollywood e la Francia la chiamò per recitare in ruoli altrettanto sexy.
Grandissimo come sempre e spesso memorabile in questa pellicola, come quando sii ritrova una giovanissima Lollobrigida nei panni di una bellissima poveretta che non ha pagato il biglietto e decide di fingere ai controllori che è una della sua compagnia. Da antologia le scene in cui imbroglia l’alberghiere e quella in cui cerca di conoscere le idee politiche del gestore del locale per sapere poi che satira fare.
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