MIDNIGHT IN PARIS
di Woody Allen,
Usa/Francia, 2011
con Owen Wilson, Rachel MacAdams, Marion Cotillard, Michael Sheen, Corey Stell, Kathy Bathes, Lèa Seydoux, Carla Bruni
Se ti piace guarda anche: Manhattan, Vicky Cristina Barcelona, La rosa purpurea de Il Cairo, 2 giorni a Parigi
DATA DI USCITA ITALIANA: 2 DICEMBRE
Uno sceneggiatore hollywoodiano (Owen Wilson) è a Parigi con la fidanzata (Rachel MacAdams): lui un aspirante scrittore, sognatore e intellettuale, lei una donna pragmatica e viziata. Una notte, a mezzanotte, un’auto d’epoca porta il protagonista in un viaggio nel tempo, e per lui sarà l’inizio di una consuetudine che ripeterà per diversi giorni e che gli permetterà di capire molte cose. La trama l'avevo già anticipato nei dettagli a maggio, quindi non mi dilungo oltre.
Non è una storia particolarmente intricata o originale, la fotografia (del Darius Kondhj di Seven, La nona porta, Funny Games, Evita) è deliziosa ma non stupefacente, così come la colonna sonora. Ciò che parzialmente delude sono però la sceneggiatura e la direzione degli attori, più che ottime, ma essendo due arti in cui Allen ha eccelso era lecita aspettarsi di più.
Il film è scritto benissimo infatti, ma non ci sono battute fulminanti o particolarmente divertenti, come era successo per esempio in un film non troppo lontano come Basta che funzioni. E non c’è nessuna performance da Oscar nell’ultimo film del regista che ha fatto vincere il più alto numero in assoluto di premi ai propri attori. Eppure è tutto delizioso, piacevole, magico. Senza aver realizzato un capolavoro Woody Allen è riuscito in imprese difficili da trovare altrove: è stato in grado di raccontare il suo amore per Parigi, per la letteratura, per l’arte e per il cinema e ciò traspare da ogni inquadratura. In un anno in cui grandi maestri, più giovani di lui, hanno deluso (Almodovar, Cronenberg, Polanski, Von Trier), Allen dimostra ancora una volta grandissima vitalità nonostante l’età, riprendendo dal non riuscito Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni. Così, dopo un’amara tetralogia londinese e un caloroso inno alla vita ambientato a Barcellona, Allen firma un film ottimista tramite una lettera d’amore per una Parigi mai così da cartolina eppure tutt’altro che irritante o banale, perché Parigi è una cartolina, un posto magico in cui tutto può succedere. Come incontrare una serie di personaggi illustri del passato, da Hemingway (ottimo l'imponente Corey Stall), a Gertrude Stein (strepitosa Kathy Bates trilingue), Dalì (spassoso negli eccentrici panni di Adrien Brody), Picasso (Marcial Di Fonzo Bo ) e la sua amante Adriana, intepretata da una come sempre meravigliosa e radiosa Marion Cotillard, il cui sorriso è pura magia.
Tra gli attori anche Michael Sheen nei panni di un pedante americano e Carla Bruni, alla quale, a sorpresa, è affidata la battuta-summa del film:
“Il fatto che Parigi esista e che qualcuno scelga di non viverci rimarrà sempre un mistero per me”.
Impressionante la somiglianza della voce di Wilson con quella di Allen e ancor più impressionante che il regista abbia preteso o permesso che l’attore lo imitasse a tal punto per mettere in scena questo suo ennesimo alter-ego.
Geniale l’idea che il nostro protagonista dal futuro suggerisca a Buñuel la trama de L’angelo sterminatore, il tutto poi davanti a uno struzzo che rimanda a Il Fantasma della Libertà: una scena per intenditori che mi ha procurato pura goduria.
Dopo tanti anni passati a seguire il cinema di Allen, questo film sembra un dono che ha voluto gentilmente concedermi, in quanto in questa pellicola c’è quello che voglio, vorrei, sono e sogno e vedere tutto racchiuso in unico film è qualcosa di indescrivibile.
Come giudicare dunque un film così? Tecnicamente più che discreto, emotivamente da 10 e lode.
VOTO: 8
Non posso che essere d'accordo su tutto (beh, quasi tutto :D).. ma sai che ero convintissimo che la battuta chiave la pronunciasse Marion Cotillard? Ho completamente obliterato il ruolo della Bruni ahahaha
RispondiEliminaNon ho mai amato troppo Allen, ma una recensione così mi fa venire voglia di vederlo.
RispondiEliminaAnche perché sono stata per la prima volta a Parigi due anni fa e me ne sono innamorata! Solo che fa presto la Carlà a parler... u__u
@ jimmuzzu: sono le parole di Adriana lette peró dalla guida!:D
RispondiElimina@ Babol: a chi lo dici! Il film trasmette benissimo la fascinazione per Parigi!
sono decisamente d'accordo.
RispondiEliminaun film che arriva al cuore, e con me personalmente l'ha fatto più di ogni altro film di allen, che apprezzo abbastanza ma di cui non sono un fan assoluto
marion cotillard e corey stall/hemingway poi giganteggiano!
@ Marco: mi fa piacere che anche a te ha fatto un effetto simile, ma da grande fan devo ammettere che in passato ha fatto molto meglio.
RispondiEliminaLoro due sono fantastici, Marion Cotillard ora mia piace ancora di più di quanto già mi piacesse!
:-)
RispondiElimina@Syd: :-)
RispondiEliminaAppena finito di vedere, lo posterò anche io nei prossimi giorni.
RispondiEliminaE ancora una volta, concordo con Cannibale: che periodo strano! ;)
@ MrJamesFord: è molto grave che tu sia così in sintonia con Cannibale, ma significa che Allen è riuscito a mettere d'accordo tutti!
RispondiEliminaLo devo assolutamente vedere!
RispondiEliminaAdoro Woody Allen anche nelle sue prove meno riuscite.
Ciao
@ ladywriter: allora andiamo d'accordo!;-)questo non è affatto una delle sue prove meno riuscite, anzi, un film bellissimo, che Mereghetti inserisce perfino nei 5 capolavori di Allen (francamente però mi sembra esagerato definirlo uno dei suoi film migliori).
RispondiEliminaBellissimo, l'ho visto nel week end, in sala, e l'ho trovato davvero adorabile. Ne parlo anche dalle mie parti. Sorpresa Marion Cotillard, non l'ho mai amata moltissimo ma qui è veramente bravissima. Ne ho parlato anche dalle mie parti, se ti va passa pure..
RispondiElimina@ newomonn35: adorabile è l'aggettivo giusto, già. Marion Cotillard è un'attrice che non ha sbagliato un colpo da La vie en rose in poi. Semplicemente sublime!
RispondiEliminaCiao. L'ho visto ieri sera e sono d'accordo con te praticamente su tutto.
RispondiEliminaUn film che, pur non essendo un capolavoro, anche come originalità ,è molto gradevole.
Meravigliosa l'ambientazione negli anni 20, che io adoro, (sarò mica anche io una nostalgica che non riesce a vivere il presente?) gli attori, e l'omaggio che ha voluto rendere a Parigi sicuramente ben meritato.
Lunga vita a Woody!
@ ladywriter35: lunga vita sl vecchio Woody che continua a fare film più giovani di molti altri in circolazione!
RispondiEliminaUn Woody meraviglioso. Io non lo amo, ma "Midnight in Paris" è una perla magica, lucente, poetica, come Parigi... Ne parlo sul mio blog: http://onestoespietato.wordpress.com/2011/11/30/tff-2011-midnight-in-paris-la-recensione/ :D
RispondiEliminaFilm semplice ma molto gradevole.
RispondiEliminaTutto il cast in palla: Wilson sembra un giovane Allen (attore),
MIDNIGHT IN PARIS
@ onesto e spietato: L'ho letto il tuo post, e l'avevo commentato su Fb quando l'hai pubblicato!
RispondiElimina@ AmosGitai: Sì Wilson gli assomiglia sia fisicamente che vocalmente!
Un film delizioso... dopo Match Point è il miglior Allen "europeo".
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