
Biografia
Vittorio Domenico Stanislao Gaetano Sorano De Sica, questo il suo nome per intero, nacque nel 1901 nell’attuale Lazio,visse a Napoli e poi a Firenze, dove da ragazzino iniziò a esibirsi come attore dilettante in piccoli spettacoli organizzati per i militari ricoverati negli ospedali.
Nel 1917 la famiglia si trasferì a Roma e il giovanissimo Vittorio debuttò come attore nel film muto Il processo di Clemenceau di Alfredo De Antoni.
Seguì una carriera teatrale di grandissimo successo, alternata a quella cinematografica. Fu a teatro che conobbe l’attrice Giuditta Rissone (il cui ruolo più celebre è quello della madre di Guido Anselmi in 8 1/2) che sposò nel 1937 e dalla quale ebbe la figlia Emi. Nel ’39 debuttò come regista a fianco di Giuseppe D’Amato (in realtà solo produttore) in Rose scarlatte.
La carriera di regista viene alternata con quella di attore ed è sul set di Un garibaldino al convento, nel 1942, che s’innamora della collega Maria Mercader, attrice spagnola e sorella di Ramon Mercader, l'agente segreto assassino di Trotsky che in Unione Sovietica venne insignito con la medaglia d’eroe.
Vittorio andò a vivere con la Marcader, ottenendo il divorzio solo dodici anni più tardi in Messico, dopo la nascita dei figli Manuel (musicista autore della maggior parte dei film dei Vanzina) e Christian. Lo stato italiano non volle riconoscere il divorzio e il successivo matrimonio in Messico. Solo dopo aver ottenuto la cittadinanza francese i due si poterono sposarsi finalmente nel 1968 in Francia.
Nella sua autobiografia, Maria Marcader ricorda:
“Passavamo 12 ore a letto, dalle 8 del mattino alle 8 doi sera. Non ero mai stanca, la mia voglia di fare all’amore non si esauriva mai.”
Vissero tra l'Italia e la Francia, dove morì il 13 novembre 1974 a 73 anni in seguito ad un intervento chirurgico.
L’ATTORE
1939 Grandi magazzini di Camerini
1948 Cuore di Coletti (Nastro d’argento)
1953 I gioielli di madame de..., di Ophüls
Pane, amore e fantasia, di Comencini
1956 Pane, amore e... di Risi (David di Donatello)
1957 Addio alle armi di Vidor e Houston
IL REGISTA
Con I bambini ci guardano, nel 1943, segna una delle prime tappe del cinema neorealista e l’inizio del suo sodalizio con lo sceneggiatore Cesare Zavattini.
Neorealismo
Non era possibile girare negli studi di Cinecittà, occupati dagli alleati prima e dagli sfollati poi. Dunque si iniziò a riprendere all’esterno, usando il più possibile luci naturali ed eliminando i set. I soldi mancavano pure per poter retribuire i divi: ecco dunque che vengono ingaggiate persone comuni.
Le tematiche diventano più serie e semplici: si parladi emozioni e situazioni in cui tutti si possono riconoscere. Non c’è più posto per le sofisticate commedie alto borghesi. Ora il cinema è del e per il popolo. Il cinema diventa anche un modo per dipingere la realtà, anche quella più cruda. Inizia il cinema di denuncia.
De Sica è il primo a capire e applicare tutto questo.
Film più importanti (quelli in grassetto saranno approfonditi prossimamente )
• Rose scarlatte (co-regìa Giuseppe Amato, anche attore), (1939)
• Maddalena... zero in condotta (anche stesura dialoghi e attore), (1940)
• Teresa Venerdì (anche sceneggiatura e attore), (1941)
• Un garibaldino al convento (anche sceneggiatura e attore),(1942)
• I bambini ci guardano (anche sceneggiatura), (1943)
• Sciuscià (anche produzione), (1946)
• Ladri di biciclette (anche produzione e sceneggiatura), (1948)
• Miracolo a Milano (anche produzione e sceneggiatura), (1950)
• Umberto D. (anche produzione), (1952)
• Stazione Termini, (1953)
• L'oro di Napoli (anche sceneggiatura), (1954)
• La ciociara, (1960)
• I sequestrati di Altona, (1962)
• Il boom, (1963)
• Ieri, oggi, domani, (1963)
• Matrimonio all'italiana, (1964)
• Le streghe, episodio Una sera come le altre, (1967)
• Sette volte donna, (1967)
• Il giardino dei Finzi Contini, (1970)
• Una breve vacanza, (1973)
Premi Oscar
• 1948: miglior film straniero - Sciuscià
• 1950: miglior film straniero - Ladri di biciclette
• 1965: miglior film straniero - Ieri, oggi, domani
• 1972: miglior film straniero - Il giardino dei Finzi-Contini
Una carriere in cifre:
157 film d’attore
36 film da regista
Una ventina di film da sceneggiatore
Una decina di film da produttore
4 premi Oscar
4 David di Donatello
3 Nastri d’argento
Vissero tra l'Italia e la Francia, dove morì il 13 novembre 1974 a 73 anni in seguito ad un intervento chirurgico.
L’ATTORE
1939 Grandi magazzini di Camerini
1948 Cuore di Coletti (Nastro d’argento)
1953 I gioielli di madame de..., di Ophüls
Pane, amore e fantasia, di Comencini
1956 Pane, amore e... di Risi (David di Donatello)
1957 Addio alle armi di Vidor e Houston
IL REGISTA
Con I bambini ci guardano, nel 1943, segna una delle prime tappe del cinema neorealista e l’inizio del suo sodalizio con lo sceneggiatore Cesare Zavattini.
Neorealismo
Non era possibile girare negli studi di Cinecittà, occupati dagli alleati prima e dagli sfollati poi. Dunque si iniziò a riprendere all’esterno, usando il più possibile luci naturali ed eliminando i set. I soldi mancavano pure per poter retribuire i divi: ecco dunque che vengono ingaggiate persone comuni.
Le tematiche diventano più serie e semplici: si parladi emozioni e situazioni in cui tutti si possono riconoscere. Non c’è più posto per le sofisticate commedie alto borghesi. Ora il cinema è del e per il popolo. Il cinema diventa anche un modo per dipingere la realtà, anche quella più cruda. Inizia il cinema di denuncia.
De Sica è il primo a capire e applicare tutto questo.
Film più importanti (quelli in grassetto saranno approfonditi prossimamente )
• Rose scarlatte (co-regìa Giuseppe Amato, anche attore), (1939)
• Maddalena... zero in condotta (anche stesura dialoghi e attore), (1940)
• Teresa Venerdì (anche sceneggiatura e attore), (1941)
• Un garibaldino al convento (anche sceneggiatura e attore),(1942)
• I bambini ci guardano (anche sceneggiatura), (1943)
• Sciuscià (anche produzione), (1946)
• Ladri di biciclette (anche produzione e sceneggiatura), (1948)
• Miracolo a Milano (anche produzione e sceneggiatura), (1950)
• Umberto D. (anche produzione), (1952)
• Stazione Termini, (1953)
• L'oro di Napoli (anche sceneggiatura), (1954)
• La ciociara, (1960)
• I sequestrati di Altona, (1962)
• Il boom, (1963)
• Ieri, oggi, domani, (1963)
• Matrimonio all'italiana, (1964)
• Le streghe, episodio Una sera come le altre, (1967)
• Sette volte donna, (1967)
• Il giardino dei Finzi Contini, (1970)
• Una breve vacanza, (1973)
Premi Oscar
• 1948: miglior film straniero - Sciuscià
• 1950: miglior film straniero - Ladri di biciclette
• 1965: miglior film straniero - Ieri, oggi, domani
• 1972: miglior film straniero - Il giardino dei Finzi-Contini
Una carriere in cifre:
157 film d’attore
36 film da regista
Una ventina di film da sceneggiatore
Una decina di film da produttore
4 premi Oscar
4 David di Donatello
3 Nastri d’argento
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