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mercoledì 16 dicembre 2009
(500) giorni insieme di Marc Webb
500 sono i giorni d’estate. Ed Estate era il nome della ragazza di cui si innamora il protagonista, qui tradotto in Sole, senza però adattare il titolo. Ma non è una storia d’amore, come ci viene detto fin dall’inizio da una spiritosa voce narrante. Il resto del film è un’oretta e mezzo di siparietti simpatici, trovate spesso divertenti ma già viste e dialoghi scontati. Ha tutti i difetti e pregi del film indipendente di un regista d’esordio: budget troppo piccolo e troppe cose da dire e mostrare. Il regista vuole anche apparire colto e lo fa con citazioni e con l’uso di tante incursioni nei generi più disparati: dal musical al cartone animato passando per il film in bianco nero muto e il documentario. Mixando tutto con un po’ di nouvella vague ed un po’ di Woody Allen. Pretenzioso o sincero? La risposta è soggettiva. Stesso discorso per la frammentarietà cronologica: simpatica e ruffiana allo stesso tempo, dipende dai punti di vista. Insomma tutto è molto relativo: può apparire estremamente spontaneo e originale, ma anche calcolato e già visto. Lo si ama o li odia. Io lo trovato apprezzabile
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