Il film riesce nel compito di parlare di guerra in modo scanzonato e comico e quel che è sorprendente è l’autenticità dell’incredibile storia narrata. Heslov, già sceneggiatore per Clooney (Goodbye e Good luck), esordisce come regista e si vede: è sicuramente più bravo con le parole che con le immagini.
Eppure anche nella scrittura qualcosa si inceppa con l’arrivo del secondo tempo e il film sembra perdere la propria bussola. Le situazioni divertenti ci sono e pure degli spunti per riflessioni serie e profonde, ma rimane un giocattolino col quale Heslov si è divertito a dirigere il suo amico Clooney nei panni di uno fuori di testa.
VOTO: 6,5
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