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domenica 23 ottobre 2011

Kirsten Dunst's filmography: Part I

L’uscita di Melancholia, nuova opera di Lars Von Trier, è l’occasione per ripercorrere la carriera di Kirsten Dunst, una delle attrici più versatili di Hollywood che grazie a Sofia Coppola prima e Von Trier ora, ha dimostrato un grande talento d’attrice in film d'autore. Sul set fin da bambina, nominata al Golden Globe a soli 12 anni, Kirsten ha brillato sia come commediante, sia come attrice drammatica.
Ripercorriamo le tappe della sua lunga carriera.



Kirsten Dunst è nata il 30 aprile in New Jersey, a 3 anni i suoi la trasformano in una modella per spot televisivi, mentre il suo debutto è tenuto a battesimo da nientemeno che sua Maestà Woody Allen in un episodio di New York Stories: Kirsten ha 6 anni e un debutto del genere non può che essere di buon auspico..(è la bambina a destra).

1994. A 12 anni avviene una svolta nella sua carriera grazie a tre film molto diversi tra loro: è riconoscibile a fianco di due miti come Michael J. Fox e Kirk Douglas nella commedia di successo Greedy (Caro Zio Joe), che da piccolo guardai e riguardai un sacco di volte, ma soprattutto ha il primo ruolo importante in Interview with the Vampire (Intervista col vampiro) dove interpreta la figlia surrogata e vampira Tom Cruise e Brad Pitt. Il film, che include scene molto disturbanti per una bambina così piccola, le frutta la prima ed incredibilmente ultima nomination al Golden Globe come attrice non protagonista.

Nello stesso anno è in una delle più riuscite trasposizioni di Piccole Donne, mentre nel ’95 affianca Robin Williams nel blockbuster per famiglie Jumanji.

1996: è un personaggio ricorrente della terza stagione di ER, lo sapevate/ve la ricordavate?
Kirsten interpretava una baby prostituta di cui si prende cura l’allora meno conosciuto George Clooney.



1997: appare al fianco di Dustin Hoffman in Wag the Dog (Sesso e potere), nel
1998 in Small Soldiers di Joe Dante, curioso film anti-militarista che mette in scena una guerra tra giocattoli.



1999: rifiuta il ruolo di Angela in American Beauty, passato poi a Mena Suvari che è diventata così uno dei simboli del cinema degli ultimi 20 anni. Kirsten, allora sedicenne non se la sentiva di spogliarsi nuda.
Oggi possiamo darle ragione: Mena Suvari non è più nessuno, Kirsten invece si è spogliata per Lars Von Trier.

Al posto di American Beauty gira Dick (in italiano Le ragazze della Casa bianca), commedia satirica oggi completamente dimenticata e ignorata da critica e pubblico che deve essere però recuperato al più presto, anche perché è al fianco di un’altra mia favourite, ovvero Michelle Williams.
Del ’99 è anche un ruolo ultra drammatica nel televisivo Devil’s Arithmetic, accanto alla compianta Brittany Murphy.


Ma il 1999 è soprattutto l’anno dell’incontro con Sofia Coppola al suo esordio col film evento The Virgin Suicides (Il giardino delle vergini suicide), delle cui suggestioni vi ho già parlato.

 
 
 
 to be continued...

4 commenti:

  1. in caro zio joe non la ricordavo...

    grande (prima parte di) post,
    kirsten dunst rules! (e di lei si parla sempre troppo poco)

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  2. Il giardino delle vergini suicide, che film! :)

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  3. @ Marco : in effetti lei non è mai diventata una vera diva, né un'icona per i cinfeli, questo è vero, peró nel settore è sempre è stata considerata una professionista.
    @ oneword : il termine adoro io lo riservo ad altre, ma diciamo che é una mia ipotetica Top 5!
    @ Barbara: film memorabile, già, con una colonna sonora fantastica.

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