LA KRYPTONITE NELLA BORSA
DI IVAN COTRONEO
ITALIA, 2011
con Luigi Catani, Valeria Golino, Luca Zingaretti, Cristiana Capotondi, Libero de Rienzo e Fabrizio Gifuni
Se ti piace guarda anche: Cosmonauta, Mine Vaganti, Come te nessuno mai, I Tenenbaum
Ancora nei nostri cinema
L’esordio di Ivan Controneo, già sceneggiatore di successo per la tv (Tutti pazzi per amore) e il cinema (Mine Vaganti, Io sono l’amore), è una delle migliori sorprese italiane viste quest’anno al cinema.
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Per la trasposizione del suo romanzo omonimo Cotroneo ha avuto piena fiducia dalla Indigo Films di Nicola Giuliano (che appare nei panni di un pescatore) e Francesca Cima, il che gli ha permesso di disporre di un buon budget col quale inserire nella soundtrack canzoni di David Bowie e Iggy Pop, contare su ottimi collaboratori come Luca Bigazzi alla fotografia (This Must be the place, Il Gioiellino) e ottimi nonché lanciatissimi interpreti: una meravigliosa Valeria Golino nel ruolo di una mamma e moglie che si abbandona alla depressione dopo aver scoperto il tradimento del marito, un Luca Zingaretti in parte, Cristiana Capotondi e Libero di Rienzo nei panni dei fricchettoni fratelli della Golino. Ma un plauso speciale va ai due esordienti che interpretano rispettivamente il piccolo Peppino protagonista e suo cugino.
Ambientato in una colorata Napoli degli anni ’70, divisa tra famiglia tradizionale e giovani dediti a sesso, droga, rock’n’roll ed emancipazione: la Golino rappresenta la prima, che vive il tradimento del marito come una vergogna talmente grave da smettere di uscire di casa, mentre la seconda è rappresentata dalla Capotondi, femminista che prova ogni genere di esperienza.
Tante risate, qualche momento toccante, qualcuno surreale, buon ritmo, una manciata di battute formidabili e l’effetto è quello di non essere nemmeno di fronte a una commedia italiana, anche se l’aria di Napoli ci fa sempre ricordare il contrario.
Un piccolo miracolo insomma, e in quanto tale destinato inevitabilmente al fallimento: poco più di mezzo milione di euro in 3 settimane, contro, ad esempio, i 10 dell’altra commedia con la Capotondi uscita nello stesso giorno, ovvero La peggior settimana della mia vita. Per non parlare de I Soliti Idioti. Insomma, ogni volta che si parla di cinema italiana bisogna constatare che i film hanno sempre un successo inversamente proporzionale alla loro qualità.
Considerando che oramai questo film lo proiettano in pochi cinema, vi consiglio di andare a vederlo al più presto, perché c'è ancora un cinema italiano da difendere.
VOTO: 7