Visualizzazioni totali

lunedì 28 febbraio 2011

OSCAR - LE FOTO

THE WINNERS ARE...
                             Christian Bale, Natalie Portman, Melissa Leo, Colin Firth
                
LA REGINA DELLA SERATA
Natalie Portman e il compagno Benjamin Millepied, ovvero la nuova coppia più bella del mondo

DIVE
LE NOMINATE ALL'OSCAR, UNA PER OGNI GENERAZIONE
JENNIFER LAWRENCE (20 ANNI), BELLISSIMA

MICHELLE WILLIAMS, 30 ANNI, ABITO DAVVERO ORRENDO, COME I CAPELLI
NICOLE KIDMAN, 43 ANNI. ABITO BRUTTO, VISO NON PERVENUTO.

 ANNETTE BENING,  53 ANNI, CON WARREN BEATTY. MI LASCIANO INDIFFERENTE
 ELENA BONHAM CARTER (CANDIDATA MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA) E TIM BURTON (IL SUO ALICE IN WONDERLAND HA VINTO 2 PREMI): ADORABILI

I PRESENTATORI
James Franco (anche nominato miglior attore) e Anne Hathaway
CHE DIRE DI JAMES FRANCO TRAVESTITO DA MARILYN?(JAMES VOLEVA VESTIRSI DA CHER IN BURLESQUE, MA L'ACADEMY GLIELO HA IMPEDITO, QUINDI HA OPTATO PER UN'ALTRA ICONA...

ATTORI NOMINATI
Jeff Bridges  e Javier Bardem con la moglie Penelope Cruz alla prima uscita pubblica dopo il lieto evento

 
 JESSE EISENBERG: MA DOVE HAI LASCIATO LE CIABATTE?

GLI ALTRI DI THE SOCIAL NETWORK CHE SI MERITAVANO UNA NOMINATION
ANDREW GARFIELD, JUSTIN TIMBERLAKE (CON LA MAMMA?!!)


MITICO DAVID HAMMER E CONSORTE, MA DOV'E' TUO GEMELLO? 
DELLA SERIE: NON C'ENTRO UN CAVOLO MA MI INTRUFOLO LO STESSO


Perché SCARLETT JOHANSSON sei agli Oscar? e perchè ti sei vestita in modo così brutto? e sopratutto, perché stai accanto a JEREMY RENNER (CANDIDATO COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA)?
Cara Céline, il Titanic ha già vinto 13 anni fa, datti pace.
EX PREMI OSCAR CADUTI NEL DIMENTICATOIO
HALLE BERRY, PREMIO OSCAR 2003, DA ALLORA NON HA PIU' FATTO FILM DECENTI...

REESE WITHERSPOON, PREMIO OSCAR 2009, VEDI SOPRA
 SANDRA BULLOCK, PREMIO OSCAR 2010 PER UN FILM CHE IN ITALIA NON E' NEMMENO USCITO.
e con questo il sipario sugli Oscar si chiude.

Che vinca il peggiore!

Probabilmente è quello che si sono detti i giurati dell’Academy al momento di votare.

Ha infatti vinto quello che probabilmente è il peggiore dei 10 film in lizza per la categoria miglior film, il che è ancora più triste dopo due passate edizioni ricche di sorprese. Già ieri la stampa dava una chiara impressione di ciò che sarebbe accaduto e i pronostici non sono stati traditi. L'unica sorpresa è stata forse Inception, che si è portato a casa più statuette di The Social Network.

La professionalità fredda e patinata de Il Discordo del Re ha vinto sul talento narrativo e visivo di The Social Network, Inception e Black Swan.

Che però il quasi esordiente Tom Hooper abbia sconfitto David Fincher, dopo che questi era già superfavorito due anni fa con Il Curioso caso di Benjamin Button, è un vero e proprio reato.

C’è da riconoscere però che in altre categorie le scelte non potevano essere migliori: innanzitutto per gli attori protagonisti, anche se io per Natalie Portman avrei istituito ad hoc il premio di miglior attrice del nuovo millennio.

Felicissimo anche per Trent Reznor e Atticus Ross, che hanno firmato una colonna sonora a mio avviso strepitosa. Meritati anche i premi per la fotografia, montaggio, effetti speciali e costumi. Avevo ipotizzato un pareggio tra Il Discorso del Re e The Social Network e e alla fine il pareggio è stato tra il primo e Inception, anche se quest’ultimo ha vinto premi che vengono definiti (ingiustamente) minori. Chi proclamava l’odio degli Academy per Nolan, si deve parzialmente ricredere  perché 4 Oscar sono tutt’altro che un pessimo risultato e alla fine il vero sconfitto è Fincher, che a questo punto si può considerare davvero sbeffeggiato dai membri dell' Academy.

Io ho indovinato 10 categorie, la metà insomma, perchè non volevo proprio crederci nella vittoria de Il Discorso del Re.

E voi?


Ecco un riepilogo dei film premiati:

Il Discorso del Re 4

Inception 4

The Social Network 3

The Fighter 2

Toy Story 2

Alice in Wonderland 2

ACADEMY AWARDS 2011: TUTTI I PREMI OSCAR














MIGLIOR FILM


Il Discorso del Re

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Colin Firth (Il Discorso del Re)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Natalie Portman (Il Cigno Nero)

MIGLIOR REGIA

Tom Hooper (Il Discorso del Re)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Christian Bale (The Fighter)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Melissa Leo (The Fighter)

MIGLIOR CANZONE

Randy Newman (Toy Story 3)

MIGLIOR MONTAGGIO

Angus Wall e Kirk Baxter (The Social Network)



MIGLIOR EFFETTI SPECIALI

Inception

MIGLIOR DOCUMENTARIO

Inside Job



MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

*God of Love

MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO

Strangers No More

MIGLIORI COSTUMI

Colleen Atwood (Alice in Wonderland)

MIGLIOR MAKE-UP

Rick Baker e Dave Elsey (The Wolfman)

MIGLIOR SONORO

Richard King (Inception)

MIGLIOR MONTAGGIO SONORO

Lora Hirschberg, Gary A. Rizzo e Ed Novick (Inception)

MIGLIOR COLONNA SONORA

Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network

MIGLIOR FILM STRANIERO

In un Mondo Migliore (Danimarca)



MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

David Seidler (Il Discorso del Re)

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Aaron Sorkin (The Social Network)

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Toy Story 3

MIGLIOR CORTO ANIMATO

The Lost Thing

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Robert Stromberg e Karen O’Hara (Alice in Wonderland)

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Wally Pfister (Inception)






A breve considerazioni e foto dal red carpet...

domenica 27 febbraio 2011

Oscar: considerazioni finali prima del verdetto

Per chi ama e fa cinema, oggi è  la data più importante dell’anno, quella della consegna degli Academy Awards che da 82 anni premiano quello che secondo Hollywood è il meglio del cinema mondiale. Il nome Oscar, secondo alla leggenda si deve a un’impiegata dell’Accademy che notà una somiglianza tra la statuetta e suo zio Oscar. Questa cerimonia ha sempre premiato un mix di glamour, professionalità e talento, con una curiosa novità nelle ultime due edizioni, in cui le piccole produzioni hanno avuto la meglio.

È stata un’annata ricca di ottimo cinema quella del 2011/2012 e secondo me Inception, The Social Network e Black Swan sono a pari merito, con  una spanna sopra, anche se preferirei che vincesse la categoria a lui più consona, quella per l’animazione. Mi piacerebbe vedere premiato come miglior film Black Swan, ma è pura fantascienza. L’unica sfida plausibile è tra The Social Network e Il Discorso del Re e a questo punto tifo per il primo, che fino all’altro ieri era il mio preferito.

Con 12 nomination, Il Discorso del Re è il superfavorito a questi Oscar, ma io spero che succeda come
l’anno scorso, in cui il superfavorito e superhollywoodiano Avatar  fu clamorosamente sconfitto dall’indipendente sconosciuto The Hurt Locker , o nel 2009, quando The Millionaire ebbe la meglio su Curioso caso di Benjamin Button.
Il film di Cameron vinse solo 3 delle 9 statuette a cui era stato candidato, idem per Fincher che ne ricevette 13 di nomination. È giusto  che Fincher venga risarcito quest’anno e che il superfavorito alla fine vinca solo 3 o 4 premi. Ma secondo me è più probabile che i due pareggino in quanto a statuette, con 5 Oscar a testa e The Social Network vincente come miglior film.

Per le altre categorie mi esprimo solo su Attrice e Attore protagonista.
Colin Firth vincerà l'Oscar ma era migliore in A Single Man. Per quanto riguarda l'Attrice il discorso si fa più arduo: Annette Bening è più probabile perché è un'attrice più hollywoodiana e questo premio sarebbe una sorta di risarcimento prima della pensione. Natalie Portman ha tutta la vita davanti per vincerne un altro e la sua performance è troppo oltre per essere contenuta in un Oscar. Senza dimenticarci che per le attrici l'ambita statuetta recentemente si è quasi sempre trasformata in una condanna: basta pensare a Reese Wetherspoon, Nicole Kidman, Halle Berry, Julia Roberts, Gwyneth Paltrow, Helen Hunt, solo per citare i casi più recenti di attrici che dopo l'agognato Oscar non hanno praticamente più azzeccato un film.


Ecco ora tutte le nomination da leggere con la seguente legenda:

grassetto: i miei Oscar personali

sottolineato: secondo me vinceranno.

I nomi sono inoltre disposti in ordine di probabilità di vittoria.


MIGLIOR FILM

The Social Network

Il discorso del re

Inception

The Fighter

Il grinta

Il cigno nero

127 Hours

Toy Story 3

I ragazzi stanno bene

Winter's Bone



MIGLIOR REGISTA

David Fincher per The Social Network

Tom Hooper per Il discorso del re

Joel e Ethan Coen per Il Grinta True Grit

Darren Aronofsky per Il cigno nero

David O. Russell per The Fighter


SCENEGGIATURA NON ORIGINALE


The Social Network (Sony Pictures Releasing), Screenplay by Aaron Sorkin

Toy Story 3 (Walt Disney), Screenplay by Michael Arndt. Story by John Lasseter, Andrew Stanton and Lee Unkrich

True Grit (Paramount), Written for the screen by Joel Coen & Ethan Coen

127 Hours (Fox Searchlight), Screenplay by Danny Boyle & Simon Beaufoy

Winter's Bone (Roadside Attractions), Adapted for the screen by Debra Granik & Anne Rosellini



SCENEGGIATURA ORIGINALE

The King's Speech (The Weinstein Company), Screenplay by David Seidler

Inception (Warner Bros.), Written by Christopher Nolan

The Fighter (Paramount), Screenplay by Scott Silver and Paul Tamasy & Eric Johnson. Story by Keith Dorrington & Paul Tamasy & Eric Johnson

The Kids Are All Right (Focus Features), Written by Lisa Cholodenko & Stuart Blumberg

Another Year (Sony Pictures Classics), Written by Mike Leigh



MIGLIOR ATTORE

Colin Firth per Il discorso del re

Jeff Bridges per Il Grinta

Jesse Eisenberg per The Social Network

Javier Bardem per Biutiful

James Franco per 127 Hours



MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Christian Bale per The Fighter

Jeremy Renner per The Town

Geoffrey Rush per Il discorso del re

John Hawkes per Winter's Bone

Mark Ruffalo per I ragazzi stanno bene



MIGLIOR ATTRICE

Annette Bening per I ragazzi stanno bene

Natalie Portman per Il cigno nero
Nicole Kidman per Rabbit Hole

Michelle Williams per Blue Valentine

Jennifer Lawrence per Winter's Bone



MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Melissa Leo per The Fighter

Hailee Steinfeld per Il Grinta

Helena Bonham Carter per Il discorso del re

Amy Adams per The Fighter

Jacki Weaver per Animal Kingdom



MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Toy Story 3 di Lee Unkrich

How to Train Your Dragon di Chris Sanders and Dean DeBlois


L'illusionista di Sylvain Chomet




SCENOGRAFIA

Il discorso del re

Inception

Il Grinta

Alice in Wonderland

Harry Potter and the Deathly Hallows Part 1




MIGLIOR FOTOGRAFIA

Danny Cohen per Il discorso del re

Wally Pfister per Inception

Jeff Cronenweth per The Social Network

Roger Deakins per Il Grinta

Matthew Libatique per Il cigno nero




COSTUMI

Jenny Beavan per il discorso del re

Mary Zophres per il Grinta

Antonella Cannarozzi per Io sono l'amore

Colleen Atwood per Alice in Wonderland

Sandy Powell per La Tempesta




MONTAGGIO

Angus Wall e Kirk Baxter per The Social Network

Tariq Anwar per Il discorso del re

Pamela Martin per the Fighter

Jon Harris per 127 Hours

Andrew Weisblum per Il cigno nero



MIGLIOR FILM STRANIERO

Biutiful, Messico

Dogtooth, Grecia

Outside the Law (Hors-la-loi), Algeria

Incendies, Canada

In a Better World, Danimarca



TRUCCO

The Way Back

The Wolfman



COLONNA SONORA

The Social Network, Trent Reznor and Atticus Ross

Inception, Hans Zimmer

Il discorso del re, Alexandre Desplat

How to Train Your Dragon, John Powell

127 Hours, A.R. Rahman


MIGLIOR CANZONE

We Belong Together da Toy Story 3

Coming Home da Country Strong

If I Rise da 127 Hours

I See the Light da Rapunzel




SUONO

Inception (Warner Bros.) Richard King

True Grit (Paramount) Skip Lievsay and Craig Berkey

Toy Story 3 (Walt Disney) Tom Myers and Michael Silvers

Tron: Legacy (Walt Disney) Gwendolyn Yates Whittle and Addison Teague

Unstoppable (20th Century Fox) Mark P. Stoeckinger

A domattina per le considerazioni post-cerimonia!

sabato 26 febbraio 2011

Il Re che volle farsi speaker

L'ultima recensione prima degli Oscar non poteva che essere quella del superfavorito.

THE KING'S SPEECH
(IL DISCORSO DEL RE)
DI TOM HOOPER,
UK/USA/AUSTRALIA, 2010
CANDIDATO A 12 PREMI OSCAR



Il secondogenito di Giorgio V d'Inghilterra, Bertie (Colin Firth), è balbuziente, ragione per la quale Elisabeth (Elena Bonham Carter) l'ha sposato, come dice in una delle battute migliori del film:
- uno che balbetta non potrà mai diventare re e noi avremo una vita tranquilla - .
 La poveretta però non aveva fatto i conti col cognato (Guy Pearce), che dopo esser stato Edoardo VIII per pochi mesi, abdica per poter stare accanto alla donna che ama, Wallis Simpson. Così Bertie diventa Re Giorgio VI e deve imparare a parlare in pubblico come si conviene a un re, visto che all'inizio del XXI secolo i regnanti hanno scoperto il potere dei mezzi di comunicazione. La radio infatti permette ai sovrani di raggiungere ogni cittadino e il suo ruolo diventa ancora più importante all'alba del conflitto mondiale che il Regno Unito si prepara ad affrontare. Siamo infatti nel 1939 e Hitler ha invaso la Polonia..
Il giovane Tom Hooper (classe 1972) firma un film perfetto per piacere alla critica e quest'ultima se n'è accorta: 14 nomination ai BAFTA e 12 agli Oscar. Il classico prodotto inglese perfetto e anonimo, in grado di commuovere ogni spettatore.
Ciò però era molto più possibile e plausibile in film come Shakespeare in Love, Billy Elliott e The Hours.
Commuoversi per un povero uomo che ha sfortuna di essere balbuziente ma soprattutto re della maggior potenza mondiale quando pochi mesi dopo l'Europa avrebbe pianto per quella pagina di storia conosciuta come Seconda Guerra Mondiale può apparire di pessimo gusto.

Senza contare che Giorgio VI usò le sue "nuove" capacità vocali proprio per dichiarare guerra e quegli applausi finali che ricevette da ogni parte sono dovuti proprio a questa dichiarazione che ha ben poco per cui essere applaudita.
Quindi definire The King's Speech un film patinato e inoffensivo è ingiusto, perché per certi versi è davvero offensivo, ma se si riesce sorvolare la tragedia del Nazismo e dell'Olocausto e concentrarsi solo su un povero Re che balbetta allora si riuscirà ad entrere nello spirito di un film che ha la stessa consistenza del thé inglese delle 17. Qualcosa di maledettamente perfetto, tradizionale, scontato, già visto eppure affascinante. Senza contare la riflessione sull'importanza dei media nelle nostre vite e sull'immagine che i politici trasmettono di sè.
Se si riesce poi a ridere di Colin Firth che urla o si esprime a suon di  canzoni perché non riesce a parlare in modo fluente o ancora si rotola urlando per terra allora si condivide quello che viene definito humour inglese.
Poi restano da ammirare le bellissime scenografie, la bella fotografia, inquadrature mozzaffiato che ben si adattano all'angoscioso senso di disagio del protagonista e ottime interpretazioni, tra cui soprattutto Geoffrey Rush nei panni del logopedista che permette al protagonista di trovare la propria voce.
Ma il film è freddo come le mattine nebbiose londinesi e si fatica a empatizzare col "dramma" del personaggio. Era faticoso empatizzare anche col protagonista di Somewhere, obietterà qualcuno. Vero, ma almeno il suo dramma non era paragonato a quello della Seconda guerra mondiale.

VOTO: 7

venerdì 25 febbraio 2011

Gli apostoli Coen

TRUE GRIT
(IL GRINTA)
DI JOEL E ETHAN COEN,
USA, 2010
CANDIDATO A 10 PREMI OSCAR

 
Nell'Old Wild West una quattordicenne (Hailee Steinfeld) vuole vendicare l’assassinio del padre e assolda uno sceriffo soprannominato Il Grinta (Jeff Bridges). Nell’impresa li segue anche un Texas Ranger (Matt Damon). L’epica avventura è al centro del romanzo True Grit di Charles Portis del 1968 e aveva già ispirato un film del 1969 che aveva fatto vincere l’Oscar a John Wayne. I fratelli Coen la riprendono e tornano a confrontarsi col western. Sembrano però meno politicamente scorretti del solito. Il loro tipico humour grottesco e il gusto per il sangue permangono solo in piccole dosi. A farla da padrone è il tono edificante, come suggerisce la prima scritta che appare sullo schermo, ovvero un verso dell’Antico Testamento. I due registi sono insomma diventati più buoni e politically correct e si sono avvicinati a un cinema più classico e mainstream che ha giustamente incontrato il favore del grande pubblico, trasformando la loro ultima opera nel loro maggior successo al botteghino statunitense (il traguardo dei 170 milioni di dollari è vicino). Il loro film è infatti un buon vecchio e classico western, pur con la novità di affidare il ruolo da protagonista a una ragazzina, purtroppo guastato da verbosi dialoghi e una musica non sempre all'altezza, ma impreziosito da un ottimo ritmo, fotografia e una buona squadra di attori: un Matt Damon più accattivante del solito, Josh Brolin sempre magnificamente perfido e due protagonisti candidati all'Oscar nelle categorie sbagliate. L'esordiente  Hailee Steinfeld, sorprendente, si è guadagnata la nomination come miglior attrice non protagonista, mentre il monoculare e monoespressivo Jeff Bridges quella per Attore Protagonista.
VOTO: 7+