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lunedì 2 gennaio 2012

I migliori attori del 2011


L'anno sta volgendo a termine, e quindi è arrivato il momento di iniziare con le tradizionali classifiche di fine anno, ma quest'anno volevo parlare anche degli attori che si sono fatti più notare...


Per quanto riguarda gli uomini, è inutile
stilare una classifica vera e propria , perché questo 2011 è stato l’anno di Michael Fassbender e soprattutto di Ryan Gosling. Punto.

Il primo è passato con disinvoltura dal fumettistico X-men: l’inizio, ai panni ottocenteschi prima del tenebroso Rochester del bell’adattamento di Jane Eyre e poi dell’inibito Gustav Jung in A Dangerous Method di Cronenberg. Poi i costumi li ha tolti del tutto per Shame, che si preannuncia uno dei film più spudorati ed espliciti della storia, col nostro simpaticone quasi sempre ignudo. Il ruolo gli è valso la Coppa Volpi all’ultimo festival di Venezia, dove l’ho incontrato e l'ho trovato davvero simpatico.

Non posso dire lo stesso di Ryan Gosling, che non mi convince ancora del tutto, ma bisogna ammettere che quest’anno è stato decisamente suo.


Co-protagonista dello struggente e da noi purtroppo inedito Blue Valentine, protagonista del solido dramma politico di Clooney Le idi di marzo e soprattutto di quello che sembra il film culto d’eccellenza dell’anno, Drive. Senza dimenticarsi la sua fortunata incursione nella commedia con Crazy, Stupid, Love.



L’anno prossimo invece prevedo che sarà l’anno di Leonardo DiCaprio, ma staremo a vedere se ci sarà posto per eventuali sorprese.

mercoledì 21 dicembre 2011

Le idi di marzo: un film audace nei contenuti ma trattenuto nella forma

LE IDI DI MARZO
(THE IDES OF MARCH)

Di George Clooney

USA, 2011

Dramma politico

Con Ryan Gosling, George Clooney, Evan Rachel Wood, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Max Minghella e Marisa Tomei

Se ti piace guarda anche: Il Candidato, Leone per agnelli, Syriana, Taxi Driver


Candidato a 4 Golden Globes, tra cui miglior dramma, miglior regista e miglior attore protagonista


Il rampante e brillante addetto stampa Steven (Ryan Gosling) è al servizio, al fianco di Paul (Philip Seymour Hoffman) del candidato democratico Morris (George Clooney), ma viene corteggiato dal rivale Tom (Paul Giamatti) e sedotto dalla stagista minorenne Molly (Evan Rachel Wood): due imperdonabili errori che..faranno decollare la sua carriera.


È la solita storia su quanto sia corrotta la politica, e su quanto siano corrotti o corruttibili anche i più idealisti e all’apparenza integerrimi personaggi che ne fanno parte.

Eppure è una storia sempre attuale, attualissima, soprattutto in un momento di gravissima crisi come questo. Il succo è che ogni politico, anche quello che appare migliore, ha cadaveri nell’armadio, e che nessuno, ma proprio nessun presidente o aspirante tale sappia resistere al fascino di una stagista e/o di una minorenne..Senza parlare delle frecciate alla stampa (impersonata dalla figura viscida della giornalista del Times di Marisa Tomei) e di tutti i suoi meccanismi, altrettanto loschi e immorali.

La disillusione di Clooney, il quale si impegnò in prima persona a sostenere Obama, sembra insomma immensa e la sua tesi pare sostenere che non si possa davvero trovare onestà in un ambiente pieno di squali.

Questa sua opinione è messa in scena nel più classico dei modi, nel perfetto stile hollywoodiano al quale Clooney ci ha abituato nelle sue prove da regista, sempre ammirevoli per l’impegno politico e anche per la capacità di riunire cast stellari e allestire grandi set con mezzi a dir poco esigui (appena 12 milioni il budget di quest’ultima opera che raggruppa premi oscar e due degli attori emergenti più in voga). Ma se si cerca audacia nelle scelte narrative o tecniche allora bisogna guardare altrove, perché il Clooney regista è fedelissimo al cinema classico hollywoodiano che tanto ama e che rende i suoi film atemporali, degli instant classics adatti a un pubblico di 40 anni fa come a quello attuale, il che per certi versi può essere un pregio, ma personalmente considero un peccato non volersi confrontare con più innovative tecniche espressive.

Lode comunque all’impegno e al coraggio di Clooney regista, produttore, sceneggiatore (assieme al Grant Heslov regista di L’uomo che fissa le capre e Beau Willimon che adatta il proprio lavoro teatrale) e attore (in un un ruolo peraltro scomodissimo).

Suggerisco di ripescare a questo punto due film con Robert Redford: Il Candidato per quanto riguarda il lato “marcio” della politica, e Leoni per agnelli per assistere alla messa in scena della passione per la politica.

 
E voi quale Clooney preferite? L’attore o il regista?

VOTO: 7-



martedì 1 marzo 2011

BLUE VALENTINE, LOVE STORY SENZA LIETO FINE

BLUE VALENTINE
di Derek Cianfrance,
USA, 2010
(non è prevista una distribuzione italiana)



Un uomo, una donna e una bambina tra di loro. Sembrerebbe l’immagine di una famiglia perfetta, ma si capisce fin da subito che il dramma è dietro l’angolo. Il cane è sparito e lo si cerca invano. È solo il preludio al dramma finale.
Mentre fanno colazione, Cindy (Michelle Williams) dice al marito (Ryan Gosling), che non vuole avere due bambini: egli infatti si comporta come un coetaneo della piccola figlia, trasformando sempre tutto in gioco e mettendo in difficoltà la compagna che invece cerca di educare. 
Il problema è proprio qua, solo accennato: l’uomo non ha un vero lavoro, inizia a bere a colazione e passa le giornate a giocare con la bambina. La donna è invece medico.
Possono due persone così diverse per carattere, estrazione e istruzione andare d’accordo?
Fino a che punto gli opposti si attraggono?
La loro storia inizia un po’ per caso, in modo assai poetico. Molto meno romantico è il modo e in cui si sposano e soprattutto il motivo che li porta al grande passo. La loro storia viene raccontata seguendo due piani temporali: quello del passato, prima che Cindy restasse incinta e quello del presente, con la figlia di circa cinque anni e la loro storia irrimediabilmente in crisi. Fino allo splendido finale in cui si mescolano le lacrime di gioia del loro matrimonio a quelle di rancore e disperazione dell’addio. Cos’è successo nel mezzo, come si è arrivati alla crisi? Questo non è dato saperlo, ma scopriamo alla fine che uno degli elementi scatenanti era proprio quello che li ha inizialmente tenuti insieme.
Seconda scena apparentemente banale ma fondamentale: Cindy incontra in un supermercato un ex,  ancora aitante e sfrontato, proprio come ai tempi del college. Lei è invece abbruttita, trascurata, proprio come il suo compagno.
Fino a che punto due innamorati possono cambiarsi e influenzarsi a vicenda? Come può l’amore trasformarsi in odio? Fino a che punto l’amore può ferire?
Michelle Williams e Ryan Gosling interpretano magnificamente questi due innamorati che arrivano a detestarsi, anzi a dire il vero è la moglie che detesta il partner e decide di lasciarlo dopo una scenata sfociata in violenza.
Premurosa nei confronti dell’anziana nonna malata, determinata negli studi e nel lavoro, dolce e disincantata, infine distaccata, rigida e irremovibile. La metamorfosi del personaggio è resa superbamente da una Michelle Williams giustamente candidata al Premio Oscar come attrice protagonista. Al suo fianco un brillante Ryan Gosling, inizialmente romantico e buffo e patetico in seguito.

Decisamente un buon esempio di cinema indipendente yankee, un ottimo successo commerciale (costato 3 milioni di dollari ne ha incassati 10 finora) e un più che promettente esordio per Derek Cianfrance, che per anni ha cercato produttori per trasformare in film la sua discreta sceneggiatura, scritta con due collaboratori . Ha trovato nella Williams e in Gosling i suoi executive producer, oltre che memorabili interpreti che hanno contribuito notevolmente alla riuscita di un film non facile, al quale si perdona l’esile script grazie anche all’ottima fotografia e le magnifiche musiche firmate dai Grizzly Bear. Qui inserisco una postilla personale: dodici anni fa mi innamorai di Secret Smile dei Semisonic riguardandomi all’infinito una scena con Michelle Williams in Dawson’s Creek, oggi mi sono lasciato rapire da Shift dei Grizzly Bear guardando e riguardando questa scena.

P.s. da non perdere gli scoppiettanti e bellissimi titoli di coda


VOTO: 7,5