Hunger
di Steve McQueen,
Uk/Irlanda, 2008
con Michael Fassbender
ora nei cinema
Se ti piace guarda anche: Shame, The Iron Lady, Grazie Signora Thatcher!
Camera d’or al Festival di Cannes
2008, esce in Italia esattamente 4 anni dopo, solo per sfruttare il clamore
mediatico del nudo di Fassbender nel secondo film di McQueen, Shame.
Commissionato da Channel 4, il
film parla di Bobby Sands, attivista nordirlandese che si lasciò morire in
seguito a uno sciopero della fame per contestare la politica repressiva della
Iron Lady Margareth Thatcher.
Interamente concentrato sulla
violenza fisica e psicologica vissuta dal protagonista, la pellicola trasmette
tutto ciò diventando una forma di violenza anche nei confronti dello
spettatore, costretto ad assistere al masochistico deperimento fisico del
protagonista, attore che nulla risparmia, come del resto ci ha ben dimostrato
anche nella sua seconda collaborazione col regista.
Una prova estrema per
rappresentare un atto politico estremo, registrato con una freddezza clinica che
caratterizzerà anche Shame.
Un argomento durissimo, tecnica perfetta: eppure il
film non scuote per quello che dovrebbe, ovvero il gesto politico che mette in
scena, ma solo per l’aspetto concreto, fisico, proprio come avviene con Shame,
che conferma i limiti di questo regista eletto dalla critica a nuovo maestro della settima arte.
VOTO: 6,5