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domenica 12 luglio 2009

E tutti vissero felici e contenti

E tutti vissero felici e contenti.
Il summit de L’Aquila è finito. Mi sembra giusto spendere qualche modesta parola a riguardo.
Tutti a gridare al successo, La maggioranza entusiasta, Silvio soddisfatto, stampa estera si congratula con l’Italia (Financial Times in testa) , l’opposizione, per una volta, tace (a parte Di Pietro).
A quanto pare dunque tutti felici e contenti, anche se nessuno ha intervistato coloro che da mesi stavano preparando il summit alla Maddalena.
Con la speranza che gli alloggi dei presidenti siano presti donati alle popolazioni del posto.

Un Silvio nuovo dopo il summit, talmente nuovo che si è scusato con Carla Bruni per alcuni quotidiani, come “Il Giornale” che l’hanno descritta come snob.
In effetti Carlà ha un po’ di snobismo francese, ma anche di spirito gauchiste che la spinge sempre a fare il contrario di quello che la gente si aspetta da lei. Comunque approvo la sua scelta di non aver fatto visita al papa, un po’ meno quella di aver disertato gli altri appuntamenti delle first lady.
La più simpatica è sicuramente Michelle Obama: lei e consorte secondo me sono la coppia più adorabile che la politica statunitense abbia mai fornito.
Devo ammettere che l’adorabile Michelle mi è caduta un po’ quando nella sua camera da letto a L’Aquila, sul suo comodino, è stata trovata una Bibbia, con grande gioia dei religiosi in visita alla stanza. No che sia sbagliato leggere il Vecchio Testamento, ma che Michelle voglia farci credere che lo legga tutte le sere è qualcosa di troppo ipocrita che potrebbe spingermi a preferire la sfacciata e anticlericale Carlà.

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