Oltre al corto di cui vi ho parlato ieri, al Festival Europeo del cinema Indipendente ECU sono stati proiettati altri 6 lavori italiani.
The Padlock- Il lucchetto, di Ettore Nicoletti, é un corto che pone la fatidica domanda: l'amore può durare per sempre? The Punishment- La Punizione, di Sergio Manfio, candidato come Best Youth Category, parla di uno studente sorpreso mentre sta dipingendo un murales sui muri della scuola. Punito con l'obbligo di pulire i bagni della scuola ascoltando musica classica, verrà a contatto con un altro punto di vista, scoprendo cose molto interessanti.
Addicition, di Giovanni Bucci, candidato come Best Music Video, é una riflessione sulle dipendenze dai moderni mezzi tecnologici.
Wild race without a rat, di Maria Dolores Lopez, canditato come Best European Dramatic Short é in realtà una coproduzione Spagna/Italia/Svizzera, che ruota intorno ad un mosaico di personaggi collegati tra loro in continua ricerca di comprensione.
Metachaos di Alessandro Bavari, candidato come Best Experimental parla di mondi opposti che si incontrano: ecco cos'é il metachaos.
My shoes di Elisa Resinaro, il più debole dei titoli italiani, racconta in lodo assai estetizzante, di una folle guida in auto, e con folle intendo davvero folle.
Per quanto riguarda i vincitori, i premi principali si sono suddiviso tra titoli inglesi e dell'Est Europa. Il premio Best European Independent Dramatic Short é andato all'inglese “The Corner Shop” di George Hamilton, una riuscita riflessione sullo scontro tra etnie e classi sociali, mentre l' European Independent Dramatic Feature é andato a “Women and Children” dell'inglese Daniel Mitelpunkt.
Nella categoria Best European Independent Documentary ha vinto la regista léttone Rita Broka con “M Ferma”, mentre il premio per la Miglior regia é andato alla kossovara Blerta Zeqiri con l'intenso "The Return", corto girato e montato in appena una settimana. Quest'ultimo racconta di un reduce di guerra che fa ritorno a casa: tutto gli sembra un sogno - continua a dire alla moglie - finché non scopre che quest'ultima é stata stuprata da alcuni soldati ed é rimasta incinta. Il frutto della violenza é una bambina serena, che ora vive con loro perché la madre non ce l'ha fatta a lasciarla in un orfanotrofio.
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