DJANGO UNCHAINED
di Quentin Tarantino,
USA, 2012
con Jamie Foxx, Christophe Waltz, Leonardo di Caprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington, Don Johnson.
Genere: Western
Set ti piace guarda anche: Fratello Dove sei, Il grinta, Bastardi senza gloria
TRAMA
Un cacciatore di taglie si serve di uno schiavo nero per
trovare tre criminali che solo lui può riconoscere: ma non tratta il nero non come
schiavo, ma come un suo pari, lasciando scandalizzati tutti coloro che
incontrano. Dopo aver permesso al compare di guadagnare una bella somma,
decide di aiutarlo per ritrovare sua moglie.
RECENSIONE
A quattro anni dalla geniale rivisitazione della Seconda
Guerra Mondiale di Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino decide di fare i
conti con lo schiavismo che precedette l’America di Lincoln attraverso il
genere americano per antonomasia, il western, per mettere in scena un’odissea
dantesca con la quale il suo protagonista, dai dolori dell’inferno, passerà,
tramite la vendetta, al paradiso della libertà e dell’amore.
Lo spirito beffardo di Tarantino diventa talmente paradossale da
sfiorare la parodia nel suo mostrare tutti i bianchi come incredibilmente
perfidi e stupidi, per non parlare della ridicolizzazione del Klu Klux Clan. Ma
di fronte a un sarcasmo che tocca probabilmente l’apice nella carriera di
Tarantino, per quanto riguarda il revisionismo il regista è stato piuttosto
cauto, perfino troppo. Dopo aver visto Hitler morire in un cinema in fiamme,
ero lecito attendersi un finale ben più originale di quello che vede un nero diventare il cowboy dalla “pistola più veloce del Sud”.
Tarantino in questa occasione ha preferito non toccare la guerra
civile, né Lincoln, ma raccontare questa vergognosa pagina di storia cavalcando
i topoi del cinema western per mostrare l’arretratezza intellettuale del popolo
americano di allora.
Quello che appare subito evidente è qualche difetto in fase
di sceneggiatura, territorio in cui Quentin Tarantino nell’ultimo ventennio si
è distinto come pochi altri. Il film così manca di equilibrio: se la
presentazione dei due protagonisti è azzeccata, la loro dipartita è sbrigativa:
se la prima parte è avvincente, l’ultima non lo è affatto. Alcuni passaggi
sono sbrigati troppo frettolosamente, molti altri risultano invece eccessivamente lunghi,
come l’enorme spazio dedicato alla cena col perfido Monsieur Candy interpretato da Leonardo DiCaprio.
Anche nella scrittura dei dialoghi appare qualche segno di fatica: lo lo stile tarantiniano è rispettato
perfettamente senza però aggiungere nulla di memorabile
al suo frasario.
Alla fine della visione l’impressione è che il regista si sia
divertito molto, decisamente meno il suo pubblico.
Ma forse l’unico problema è la grandezza di Tarantino: ogni
sua opera crea delle aspettative talmente alte (come lui solo Christopher
Nolan,oggigiorno) che non è facile non deludere.
Per questo Jackie Brown e Grindhouse finiscono per deludere
se accostati ai film che li hanno preceduti. Stessa sorte tocca a questo Django
che ha la sfortuna di seguire quel colpo di genio di Bastardi senza gloria. Qui
non c’è nulla di geniale, ma un film ben diretto, recitato, fotografato,
montato e musicato, al quale avrebbe molto giovato una maggior
concisione.
VOTO: 7,5
delusione django???
RispondiEliminami sa che a te vita di pi ha fatto male! ahahah :D
Anche tu però non godi di ottima salute, ultimamente!
EliminaDirei che sono d'accordo conte, Perso. Diciamo che a mio umile parere la scena della cena (una scena madre vera e propria) poteva distillare opzioni più frizzanti e interessanti...Sarebbe bello provare a cimentarsi a immaginare scenari. Invece, per come viene svolta, ammoscia, e porta a quel finale che vorrebbe essere vicino alla fiaba, ma di cui ha non abbastanza pathos e pochissima magia. Resta il fatto che è un film giustamente da 7,5, divertente e piacevole (i dialoghi non li ho trovati così male, il personaggio di Waltz è bellissimo così come molti altri...)
RispondiEliminaAnch'io ho pensato che quella scena poteva essere gestita in modo diverso. Condividiamo le stesse opinioni!
EliminaMannaggia, io sono uscita dal cinema con un sorriso tale da essermi durato per giorni, altro che finale poco originale e difetti di sceneggiatura: l'unico difetto che trovo nel film è la canzonetta di Elisa, decisamente poco "tarantiniana"!
RispondiEliminaAddirittura?! Io sono uscito incavolato! Quella canzone è uno dei momenti più toccanti (l'unico forse) del film per me!
EliminaAnche a me la canzone è piaciuta, però a me Elisa piace moltissimo!
EliminaA me Elisa piace, questa canzone non è tra le sue migliori ma è messa nel punto giusto al momento giusto. E sono contento per lei che abbia avuto l'onore di cantare un inedito per Tarantino.
EliminaSai che credo...
RispondiEliminaChe mettere scene frenetica a scene estremamente lente, sia un suo modo di filmare....
L'ho notato in vari film precedenti, sopratutto in Bastardi senza Gloria
sì, quello è lo stile di Tarantino, ma comunque manca un'armonia generale all'opera
EliminaSì, il finale è stato un po' troppo lungo e nella scena col Tarantino attore ci si appesantiva un po'... ma poi esplosioni, vendetta e fuoco e fiamme! Certo, Bastardi senza gloria è una meraviglia ma questo resta un bel capolavoro da aggiungere alla filmografia di Quentin!
RispondiEliminaSecondo me è un film minore, ma il successo al botteghino lo renderà un classico.
EliminaCapolavoro coi fiocchi per la sottoscritta, l'ho amato dal primo minuto, non riesco a vederci nessun difetto.
RispondiEliminal'ultima mezzora invece per me è stata pesante da digerire, non ne potevo davvero più!
EliminaA mio parere l'hanno preso tutti troppo sul serio. Film divertente e divertito, ma nulla di più. Sa emozionare e gasare altamente, ma a conti fatti ha delle facilonerie di sceneggiatura grandi come lo Stretto di Messina.
RispondiEliminaPiù divertito che divertente, per me. Ma ad altri ha divertito tantissimo.
EliminaPerso...t'ho perso a metà recensione, davvero.Hai perso il significato del plot e la divisione dello screen.
RispondiEliminaMa forse nell'orgia di acclamazioni, hai voluto elevarti dalla claque.Io l'ho trovato registicamente ed artisticamente una spanna sopra Inglorious Bastard.
E andare a pensare anche solo di dire "Io la scena della cena l'avrei girata diversa" bè...è tipo cagare, pisciare e vomitare contemporaneamente fuori non dal vasetto, ma direttamente da casa... ;))
Più di una spanna al di sotto di Bastardi senza gloria, non a livello artistico o registico, ma semplicemente di originalità.
EliminaBeh beh, mi pare che qui la supponenza non sia da cercare tra chi, con rispetto e attenzione, immagina scenari e tinte diverse di un film, pur se diretto da un maestro del cinema pop, ma in chi si scandalizza che ciò possa accadere. O no?
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Elimina@ Ecco cos'hai perso! L'uso della sintassi articolata! :))
RispondiEliminaTraducendo c'ho che hai scritto mi pare di capire che tu ignori completamente le pellicole da cui Tarantino ha estrapolato Inglorious Bastard da cima a fondo, come suo solito. (Ti dice niente to be or non to be di brooks?) Ecco perche' ti e' sembrato originale. Almeno la prossima volta, leggiti di piu'sulla pellicola di quello che e' stato scritto da chi ill cinema lo guarda.
@emmegi : ma proprio per niente. No.
Effettivamente, ragazzo, i tuoi toni mi smentiscono totalmente
EliminaOgni opinione è naturalmente legittima, sia quella che esalta "senza se e senza ma" sia chi è rimasto un po' meno colpito.
RispondiEliminaTarantino è probabilmente il regista più importante e, in qualche modo, "rivoluzionario" dell'ultimo ventennio, ma non per questo è perfetto e assolutamente-non-criticabile. Penso. Oggi ogni sua opera è attesa come la nuova rivelazione del messia2.0 (giustamente), con le aspettative che vanno alle stelle e, quindi, inevitabilmente tutto diventa sempre più complicato: stupire, rinnovarsi, aggiungere valore (aggiungendo o togliendo cose). Per me è stato: aspettative 1milione, risultato 600mila. Che non è niente-male, anzi. Ma comunque manca qualcosa. Secondo me. La prima cosa che mi sono sentito addosso all'uscita della sala è che manca "troppo tempo"... 20/25 minuti in meno secondo me "costringevano" Quentin a ridurre un po' di scene e inquadrature che forse non aggiungono molto al film, anzi. Forse meno tempo avrebbe aggiunto, per me, 200mila punti al risultato. Che comunque rimane inferiore a Bastardi Senza Gloria.
Condivido pienamente! Grazie Syd!
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