LA MIGLIORE OFFERTA
di Giuseppe Tornatore,
Italia, 2013
con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland
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TRAMA
Virgil è un battitore d'asta tra i più rispettati e prestigiosi al mondo, ma conduce una vita isolata, priva di affetti se non fosse per l'amico Billy. Il giorno del suo compleanno una chiamata gli cambierà per sempre la vita: una ragazza misteriosa infatti si insinuerà nella sua vita.
RECENSIONE
In ogni simulazione c'è qualcosa di autentico: in questa frase c'è forse la lettura del film. Dico forse, perché questa volta Tornatore è più ambiguo del solito.
A 4 anni dal semi riuscito Baaria, il regista siciliano premio Oscar per Nuovo cinema paradiso torna per riprendersi il titolo di regista italiano da esportazione: dimenticando la Sicilia e ambientando la sua storia in non-luogo mitteleuropeo,Tornatore scrive e dirige un film sorprendente di fine scrittura e perfetta confezione, appetibile a qualsiasi tipo di pubblico.
Una storia d'amore che incontra una sorta di doppio thriller che non finisce mai di stupire.
Un personaggio, interpretato da un ottimo Geoffry Rush, magnificamente scritto e descritto. Un mondo, quello delle aste e del mondo dell'arte, evocato con finezza e capace di suscitare grande fascino sullo spettatore. Un personaggio misterioso che si insinua nelle nostre menti così come in quella del protagonista, che alla fine capitombola, proprio come lo spettatore sopraffatto da un'esperienza emotiva e visiva che toglie il fiato.
Potere dell'arte: di quella per antonomasia, la pittura, che il film omaggia come non si vedeva da tempo al cinema e di quella del cinema, capace ancora di coinvolgere emotivamente lo spettatore.
Potere di Giuseppe Tornatore, regista italiano che quando ormai sembrava aver smarrito la propria ispirazione stupisce con un'opera degna di ogni lode che è doveroso esportare. Perché se il mondo fu stregato dalla poesia di Nuovo cinema paradiso, ventiquattro anni dopo Tornatore merita di essere riscoperto.
Meritano una menzione speciale anche la colonna sonora, affidata a un Ennio Morricone tornato finalmente in gran forma e la fotografia di Fabio Zamarion, il quale ha un passato come operatore di Bertolucci, e si vede. In questo film c'è in effetti qualcosa del cinema del Bertolucci di un tempo, capace di opere di sapore internazionale, ambigue e imponenti per durata e per magnificenza visiva.
VOTO: 8+
Non me l'aspettavo, e invece.
RispondiEliminaBravo Tornatore, finalmente un film in grado di far rialzare la testa al cinema italiano d'autore.
E grandissimo Geoffrey Rush, ovviamente!
Anch'io non me l'aspettavo affatto. è stata una (bellissima) sorpresa!
EliminaSono perfettamente d'accordo con te, ma proprio su ogni parola! E' bello quando succede (:
RispondiEliminaWow! sì, è davvero bello e raro!
EliminaPer fortuna almeno un film italiano decente esce ogni tanto.
RispondiEliminaDevo correre a vederlo
Sì, questo è davvero notevole. Anche i detrattori del cinema italiano dovranno arrendersi!
EliminaMetteremo da parte i pregiudizi e l'esselunga e lo vedremo!
RispondiEliminaE' stato difficile essere obiettivo, per me, per via di una vecchia faccenda personale con Tornatore. Ma quel vecchio stronzo a dirigere e davvero bravo!
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