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giovedì 3 aprile 2014

12 ANNI SCHIAVO

12 ANNI SCHIAVO
(12 YEARS A SLAVE)
di Steve McQueen,
USA, 2012
con Chiwetel Elijofor, Lupita Nyong'o, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Brad Pitt, Paul Dano, Paul Giamatti, Sarah Paulson, Afre Woodard
Genere: Drammatico
Se ti piace guarda anche: Django Unchained, Lincoln, The Butler
PREMIO OSCAR 2014 COME MIGLIOR FILM
TRAMA
Nell'America di fine '800 un uomo nero libero viene ingannato e venduto come schiavo.
RECENSIONE
Dopo la parentesi di Shame, incentrato sull'ossessione del sesso, McQueen torna al tema della violenza, già esplorato nel suo esordio Hunger, incentrato sulle inaudite violenze subite dal dissidente politico Bobby Sands. Ancora violenze gratuite non giustificabili eppure tristemente accadute: siamo nell'America schiavista di fine Ottocento, periodo che ultimamente ha ispirato pellicole fortunate come Django Unchained e Lincoln, e la storia è quella di un uomo nero libero, ingannato e venduto come schiavo.
La camera di McQueen si sofferma ancora una volta sui corpi, questa volta martoriati, dei protagonisti e indugia sulle loro sofferenze con piani sequenza che vogliono restituire tutto l'orrore.
Confermandosi regista di grande impatto visivo ed emotivo, McQueen si mostra più sicuro e deciso come sceneggiatore in rapporto ai film precedenti, ma il Premio Oscar come miglior film dell'anno è in ogni caso esagerato. Resta comunque uno di quei film necessari per ricordarci quanto disumano possa essere l'essere umano.
VOTO: 7,5

6 commenti:

  1. ma guarda chi si rivede...
    perso, erano 12 anni che non scrivevi più una recensione, era ora! :)

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    1. sono stato rapito e ridotto in schiavitù. Ora posso tornare a scrivere

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  2. decisamente un Oscar esagerato

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  3. Film bellissimo e crudo ma, obiettivamente, l'Oscar è stato eccessivo.

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  4. L'anno scorso è stato uno dei pochi casi in cui l'Oscar al miglior film non è stato eccessivo. 12 anni schiavi è bello, ma sopravvalutato

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  5. Avrei preferito che non avesse vinto l'Oscar.
    Perchè la gente pensa solo al premio, dimenticandosi del bel film...

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