LEI
(HER)
USA, 2012
di Spike Jonze
con Joaquin Phoneix, Amy Adams, Olivia Wilde, Rooney Mara, Chris Pratt
e la voce di Scarlett Johansson
"Sono stato qui a pensare a tutte le cose per cui vorrei chiederti scusa. A tutte le cose di cui ti ho incolpato. A tutto ciò che volevo che tu fossi o dicessi. Mi dispiace per tutto ciò. Ti amerò sempre perché insieme siamo cresciuti. E mi hai aiutato a farmi diventare chi sono. Voglio solo che tu sappia... che dei frammenti di te resteranno per sempre in me. E di questo te ne sono riconoscente. Qualsiasi cosa tu sia diventata e ovunque tu ti trovi nel mondo".
TRAMA
Un uomo che di mestiere scrive lettere per altri e che ha appena divorziato, finisce per innamorarsi di un sistema virtuale che ha la voce, i desideri e i pensieri di una donna...
COMMENTO
Spike Jonze ci porta in un futuro non troppo lontano in cui l'uomo, dopo aver oltrepassato lo stadio in cui non può fare a meno dei dispositivi portatili, arriva a innamorarsene.
Non è facile da spiegare, così come non è facile spiegare il mare di emozioni che suscita la visione di un film che ci proietta in un altro mondo per farci compiere un viaggio vorticoso, perfino catartico, all'interno di noi stessi. Perché Her scende nelle pieghe delle relazioni d'amore, analizza la fine di un rapporto e le premesse per abbracciarne uno nuovo, semplicemente ci accompagna in un viaggio all'interno di noi stessi.
E la visione di un film si trasforma così in una lunga riflessione, a volte dolce e altre amara, ma complessivamente necessaria e vitale.
Un personaggio all'apparenza strano, solitario, alle prese con situazioni che sembrano futuristiche e paradossali, finisce infatti per risultare similissimo a noi. E per nulla inverosimile appare alla fine la sua relazione con una voce..
La sceneggiatura di Spike Jonze, giustamente premiata con l'Oscar ci presenta una carrellata di frasi memorabili che si vorrebbero ascoltare e riascoltare: era da un po' che non si vedeva e sentiva un film scritto così bene. Meglio sorvolare sulla Coppa Volpi Marc?Aurelio vinto da Scarlett Johansson all'ultimo festival di Roma: bravissima, certo, ma si può premiare una performance esclusivamente vocale in un film? Joaquin Phoenix, sempre eccellente, qui supera se stesso e Amy Adams è ancora una volta semplicemente magnifica.
E poi vi sono immagini meravigliose che inghiottiscono lo spettatore grazie dalla fotografia calda e colorata di Hoyte van Hoytema, scoperto da D. O' Russel in The Fighter e già ingaggiato da C. Nolan per Interstellar.
Insomma le emozioni suscitate dalla visione di Her sono troppe e fanno sì che il film sia tra quei pochi visti ultimamente che si vorrebbero subito rivedere.
VOTO: 9-
grande film, e grandissima anche scarlett johansson, che non mi risulta abbia vinto la coppa volpi, ma di sicuro l'avrebbe meritata...
RispondiEliminaEra il marc'aurelio, ho sbagliato festival....
EliminaGran bel film, ma mi ha colpito solo in parte
RispondiEliminaA me invece ha colpito un sacco...toccando corde profonde!
EliminaSono rimasto folgorato da questo film.
RispondiEliminaLo adoro alla follia!
Idem! folgorato è il termine giusto!:-)
EliminaUn turbine di emozioni positive!!! avrebbe meritato l'oscar!!! un film che ho proprio amato! epica la voce di Scarlett!!
RispondiEliminaUn Oscar almeno l'ha vinto: quello per la sceneggiatura, che non è affatto poco!
EliminaHo adorato questo film! ho avuto la fortuna di vederlo al festival del cinema di Roma quasi un anno fa e mi ha rapito il cuore...
RispondiEliminaAnche io ho aperto un blog di cinema...se ti va, vieni a dare un'occhiata! :)
http://myindiepoptaste.blogspot.it/
Verrò presto a trovarti! grazie del commento!
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