SUITE FRANCESE
(Suite française)
UK, Francia, 2015
di Saul Dibb
con Michelle Williams, Matthias Schoenaerts, Kristin-Scott Thomas, Margot Robbie
Genere: Drammatico/ Storico
Se ti piace guarda anche: Take this waltz, La terra dell'abbondanza
Seconda guerra
mondiale, piccolo paese della Francia occupata da nazisti che vengono fatti
alloggiare presso gli abitanti, tutti ostili a parte Lucille, giovane sposa col
marito al fronte che si ritrova, gradualmente attratta da un colonnello colto e
gentile, amante della musica come lei.
Saul Dibb, sei
anni dopo il suo debutto, La Duchessa,
adatta un altro bestseller in cui costumi e denuncia sociale si incontrano: là
Keira Knightley, in sontuosi abiti settecenteschi soffriva in sfarzosi castelli
in cui era obbligata a subire i tradimenti e le angherie del marito, qui, negli
anni della guerra, un’altra figura femminile condannata a interpretare la parte
della vittima in una società sessista e retrograda. C’è quindi un filo conduttore
nell’opera di questo regista poco prolifico, nonché un innegabile talento nel
restituire con fedeltà e coinvolgimento i periodi storici rappresentati.
Suite
Francese è infatti impeccabile dal punto di vista di tutto ciò che è cornice:
la musica, la scenografia, i costumi. E in un film come questo la cornice è di
vitale importanza. Le lacune sono in alcuni passaggi di scrittura nell’evolversi
(e dissolversi) della liason amorosa. Ma il rischio mélo è scongiurato:
prevale, invece, l’accurata ricostruzione di una piccola storia che si scontra
con la Storia. Il film rappresenta nondimeno un modo per confrontarsi con un’autrice
di talento scoperta tardivamente: Irène Nemirovsky, deportata e uccisa in campo
di sterminio. Ma come dice la didascalia che chiude il film, il nazismo non l’ha
uccisa veramente perché la sua opera vive tutt’ora e rappresenta una vittoria
sul male. Parole della figlia dell’autrice, che ha trovato il manoscritto,
incompiuto, in una vecchia valigia. Delle cinque suite previste, l’autrice ne
ha portate a termine solo due, nel film riproposte con un finale che
probabilmente sarebbe piaciuto alla stessa autrice e a sua figlia, morta pochi
mesi prima delle riprese. Attori tutti adeguati: da Michelle Williams, sfuggente e discreta protagonista, una sempre brava Kristin-Scott Thomas, il ritrovato Matthias Schoenaerts di Un sapore di ruggine e ossa e un'irriconoscibile Margot Robbie (The Wolf of Wall Street).
VOTO: 7
VOTO: 7
Del libro avevo letto solo la prima metà, che i era piaciuta moltissimo, mentre la seconda l'ho abbandonata dalla noia. Dovrò vedere il film...
RispondiElimina...sinceramente avrei potuto vederlo in una rassegna di film a pochi euro, ma gli ho preferito altro, pur pagandolo di più...
RispondiEliminaforse sono stata un tantino troppo precipitosa in questa scelta