FOXCATCHER
di Bennett Miller,
USA, 2014
con Channing Tatum, Steve Carell, Mark Ruffalo, Sienna Miller
Genere: Sportivo/dramma
Se ti piace guarda anche: Moneyball, The Wrestler
Mark e David Schulz
sono due lottatori vincitori dell’oro alle Olimpiadi
Un ricco magnate che
non sa come impiegare tempo e denaro, decide di ingaggiarli per portarli alle
Olimpiadi successive a patto che si trasferiscano nella sua enorme tenuta.
I toni lividi,
glaciali e sospesi che fanno capolino già nelle prime scene donano un’aurea
grigia e funerea che avvolge l’intero film e ne anticipa il tragico epilogo,
fatto di cronaca nera mai veramente decifrato.
Mark e David Schulz
sono due lottatori vincitori dell’oro alle Olimpiadi
Un ricco magnate che
non sa come impiegare tempo e denaro, decide di ingaggiarli per portarli alle
Olimpiadi successive a patto che si trasferiscano nella sua enorme tenuta.
I toni lividi,
glaciali e sospesi che fanno capolino già nelle prime scene donano un’aurea
grigia e funerea che avvolge l’intero film e ne anticipa il tragico epilogo,
fatto di cronaca nera mai veramente decifrato.
E nemmeno gli autori si prefiggono di farlo : il film si limita a mostrare quello che successe ai due campioni, senza scegliere punti di vista particolari, anche se lo spettatore è portato a immedesimarsi con il protagonista, uno schivo atleta con qualche problema relazionale. Risultata difficile comunque empatizzare coi personaggi o farsi coinvolgere da quanto messa in scena. Si salvano solo le atmosfere cupe e appare di conseguenza del tutto inspiegabile il Ppremio alla regia all’ultimo festival di Cannes e completamente incomprensibili le cinque nomination agli Oscar, non solo perchè immeritate, ma perchè effettivamente Steve Carell, nominato miglior attore protagonista, non è nemmeno protagonista. Lo è invece Channing Tatum, il più in parte dei tre personaggi e quindi snobbato. La sua monoespressività e il fisico massiccio lo rendono perfetto per il ruolo. Mark Ruffalo anche lui è imprigionato in un ruolo senza sfumature, eppure siè visto candidato all’Oscar. L’abbiamo visto pochi mesi fa in performance ben migliori, basta pensare a The Normal Heart o Tutto può cambiare.
VOTO: 6
Decisamente d'accordo!
RispondiEliminaUn film parecchio spento e anonimo che ha ottenuto nomination e riconoscimenti del tutto fantascientifici...
Io invece dissento... non è un film d'inchiesta, ed è evidente che al regista non interessa affatto chiarire le dinamiche dell'omicidio. E' un film ideologico, che demistifica (a mio avviso benissimo) il Sogno Americano e lo fa raccontando una brutta storia, dal valore simbolico: i due Schultz credono di essere usciti dal tunnel, e invece in fondo al tunnel troveranno solo la loro rovina. Paradosso perfetto di una nazione che, ormai da tempo, non concede più a nessuno la 'seconda possibilità'.
RispondiEliminaA me è piaciuto moltissimo, direi uno dei migliori film dell'anno.
Finora avevo letto solo post entusiastici, sei il primo che lo tratta così freddamente.
RispondiEliminaDovrò vederlo, anche se in ritardo...