BLACK SWAN
DI ARREN ARONOFSKY,
USA, 2010
NOMINATO A 5 PREMI OSCAR





L’ostentata ricerca della perfezione si può rivelare pericolosa: ne sanno qualcosa Aronofsky e la protagonista del suo ultimo film, una ballerina di danza classica alle prese col più classico ma anche più prestigioso e impegnativo dei ruoli, quello del Cigno de Il Lago dei Cigni. Ultra disciplinata, ballerina e figlia modello, Nina (Natalie Portman) è perfetta per il ruolo del Cigno Bianco, ma trova difficoltà a interpretare il Cigno Nero, misto di eros e thanatos. Come liberare e scoprire il proprio lato oscuro? Il maestro-regista (Vincent Cassel) le ricorda che l’unico suo nemico è lei stessa: la sua parte bianca, pulita, controllata, che va ridimensionata per trovare la parte che ha sempre tenuto nascosta. Ma Nina ha represso per troppo tempo ogni pulsione ed emozione, a causa anche di una madre (Barbara Hershey) oppressiva, frustrata e frustrante. Sul suo cammino ecco arrivare Lily (Mila Kunis), pronta a farle fare un giro sul lato selvaggio, ignorando le conseguenze che ciò può avere. L’arte si serve della vita e in alcuni casi la distrugge.

In fondo anche Nina muore per aver assaporato i piaceri omosessuali e poco importa se questi siano reali, inconsci o puramente simbolici.


Impossibile inoltre non riconoscere il merito di Čajkovskij alla riuscita del film: dietro alle performance straordinarie di attori e del regista c’è la sua musica, magnificamente “rivisitata” da Clint Mansell.
Eppure, alla fine della proiezione, il pubblico in sala sbuffa, insoddisfatto e incredulo. Ci sono soprattutto donne che probabilmente si aspettavano un film femminile sul mondo del balletto. I loro sbuffi in fondo riflettono l'accoglienza della stampa italiana, che non ha amato troppo il film, presentato proprio alla nostra Mostra di Venezia. Arrivato negli USA è stato apprezzatissimo dalla critica e ha incassato più di 100 milioni di dollari, dimostrando che nonostante tutto, gli americani sono ancora in grado di riconoscere e andare a vedere buoni film.
Dopo la foto, i pareri di alcuni critici italiani, tra cui molti nomi illustri. Ma prima il mio voto.
VOTO: 8,5
RECENSIONI CRITICI ITALIANI:
Un po' come faceva con il precedente 'The Wrestler', solo che là c'era un attore (Mickey Rourke) che sapeva infondere una scintilla di verità a un personaggio un po' stereotipato, qui invece la pur brava Natalie Portman non riesce a salvare una storia troppo programmatica e 'metaforica'. tutto diventa previsto e prevedibile. (Paolo Mereghetti, 'Il Corriere della Sera', 2 settembre 2010)
Applaudito e fischiato quasi in egual misura dalla platea stampa, 'Black Swan' di Darren Aronofsky è un potente concentrato di temi e figure viste in cento altri film (…) Si sono viste inaugurazioni peggiori. (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 2 settembre 2010)
Il film che si vorrebbe colto e profondo è ricco di psicologismi superficiali..Un pasticcio, ma niente affatto male. (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 2 settembre 2010)
Film presuntuoso e banale. (Alberto Crespi, 'L'Unità', 2 settembre 2010)
Peccando di presunzione, affonda in un pasticcio infarcito di turbe psicologiche da bignami di psichiatria, ridicole caricature e logori luoghi comuni. (Alessandra De Luca, Ciak).
Ma se a Mickey Rourke, saturo di carne e livido di pugni in faccia, è riuscita l'impresa del volo sul nero dell'epilogo, Natalie Portman fallisce la parabola. (mymovies.it).
Era un bel po' di tempo che un film non mi colpiva così tanto, che non mi entrava dentro, proprio come la "follia" entra e cresce nella protagonista. Hai ragione: non è perfetto tecnicamente...ma il cinema, come del resto la musica, non è perfezione...lo dicono anche nel film del resto... cuore, passione, emozione, sesso... tensione ed inquietudine, che ti rimangono appiccicati... per me è bellissimo! :-)
RispondiEliminaSe dovessi guardarlo forzatamente, lo farei soltanto per la mitica Hershey. Solo che ora come ora non mi attira più di tanto ed ho paura che possa deludermi perchè ancora non l'ho inquadrato bene a livello di contenuti anche se il crescendo di tensione che hai citato nella rece mi pare un più che valido motivo per vederlo ;)
RispondiEliminaio l'ho trovato assolutamente perfetto, non cambierei davvero nulla. un film come hai detto di intensità mostruosa e poi per me è anche visivamente qualcosa di "bello" nel senso pieno del termine
RispondiEliminaper quanto riguarda la presenza di momenti kitsch, mi ha ricordato lynch e in particolare twin peaks, dove ci sono dei momenti davvero inspiegabili e appunto kitsch, ma non fanno altro che rendere la rappresentazione ancora più particolare e memorabile
Un ottimo film, dal crescendo emotivo incredibile, e forse ottimo proprio per la sua mancata perfezione.
RispondiEliminaContinuerò a preferirgli The wrestler, ma resta davvero una delle cose migliori di questo inizio anno.
Ne ho scritto anche io qui:
RispondiEliminahttp://www.ilblogdellinquietudine.it/2011/02/il-cigno-nero-ovvero-cio-che-non-puoi-reprimere/
Condivido gli elogi: l'ho trovato perfino migliore di The Wrestler.
@ syd: :-)
RispondiElimina@ alan parker: ti consiglio assolutamente di andarlo a vedere al più presto altrimenti potresti pentirtene amaramente;-) Non aspettare il Dvd o il download: al cinema sarà tutta un'altra cosa.
@ Marco: anche secondo me quei momenti in fondo ci stanno benissimo
@ MrJamesFord: per me invece sul ring Portman batte Rourke.
@il blog dell'inquietudine: sì, è meglio di The Wrestler!
..premesso che la perfezione non è sinonimo di qualità io non ho riscontrato le mancanze tecniche da tè segnalate mentre paradossalmente questo aggettivo si avvicina molto a quello che ho visto sullo schermo...
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