MADONNA
Genere: dance, elettronica, pop
Quando la conobbi ero appena un ragazzino e lei una donna già matura, oggi io sono un adulto e lei è una ragazzina. Lei è Madonna, che segue leggi diverse rispetto il resto degli esseri umani.
Dopo la più lunga pausa della sua intera carriera, che tra l'altro è coincisa con l'esplosione del fenomeno Lady Gaga, colei che è definita la Regina del pop è tornata per riprendersi il suo trono.
Ci è riuscita?


Il disco inizia così da dove finiva l'album Like a Prayer (1989), e cioè con l'Atto di dolore. Un atto di dolore a quanto pare non molto sentito visto che nella canzone (trascurabilissima e già datata) la cantante si descrive come una cattiva ragazza che vuole solo divertirsi. Madonna ribadisce il concetto anche in I'm a Sinner, dove dopo aver citato in maniera alquanto blasfema la Madonna e i santi, ammette di essere una peccatrice e che le piace così.



(...) Love Spent, Feeling Love Spent
Yeah I'm Love Spent, Wondering Where The Love Wentl.

Eccoci così catapultati nel gran finale, che come da 22 anni a questa parte, per qualche strano motivo, è sempre il migliore brano dell'album. Grazie a William Orbit e Joe Henry, Falling Free raggiunge vette emotive e musicali notevoli, grazie ad atmosfere eteree e sospese in cui si mescolano le sonorità di Ray of Light e le estensioni vocali mostrate da Madonna in Evita. E in questa malinconica chiusura c'è anche l'addio all'ex marito, in quel "now we're both free to go".
La Versione Deluxe è comunque imprescindibile perché mostra una Madonna ancora più sfaccettata, con Beautiful Killer, piacevolmente retro e fresca allo stesso tempo, la malinconia I F___ ked up, che assieme a Best Friend (che sembra provenire da un album delle Tlc e assomiglia molto a Baby that's not me di Jennifer Lopez) parla ancora della fine del suo matrimonio. E per finire c'è il delizioso divertissement con MIA in B-day song, inspiegabilmente non finito nella versione standard benché superiore al featuring con Nicky Minaj.
Insomma Madonna ci dice che vuole rimanere giovane e vuole divertirsi, e non ha alcuna intenzione di diventare una tranquilla signora.
Sexy, provocatoria, seria, stupida, blasfema: tutta Madonna in un disco che però rimane tra i suoi meno riusciti (forse addirittura il peggiore, ma è ancora presto per dirlo) e non vanta una serie di possibili hit come invece poteva avere il precedente, benché più anonimo, Hard Candy.
Qui mancano canzoni davvero degne di essere singoli e la scelta dei primi due singoli ben dimostra questo problema: fatto che nella carriera di Madonna non era mai successo. Infatti i suoi album o avevano singoli perfetti e brani riempitivi, o erano tutti dei possibili hit in cui c'era solo l'imbarazzo della scelta. Qui l'imbarazzo è di tipo differente.
Senza contare che una volta Madonna scopriva e lanciava nuovi talenti e ora invece si affida a dj che nel curriculum hanno un solo tormentone estivo. (Martin Solveig e i reggiani Benni e Alex Benassi)
Qui mancano canzoni davvero degne di essere singoli e la scelta dei primi due singoli ben dimostra questo problema: fatto che nella carriera di Madonna non era mai successo. Infatti i suoi album o avevano singoli perfetti e brani riempitivi, o erano tutti dei possibili hit in cui c'era solo l'imbarazzo della scelta. Qui l'imbarazzo è di tipo differente.
Senza contare che una volta Madonna scopriva e lanciava nuovi talenti e ora invece si affida a dj che nel curriculum hanno un solo tormentone estivo. (Martin Solveig e i reggiani Benni e Alex Benassi)
VOTO: 6