LES MISERABLES,
di Tom Hooper,
USA/UK, 2012
con Hugh
Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne,
Samantha Barks, Sacha Baron Cohen, Helena Bonham Carter, Aaron Tveit
Se ti piace guarda anche: Sweeney Todd, Mamma mia!, Oliver!
TRAMA SEMISERIA
Wolverine, sporco e invecchiato, senza artigli e senza
muscoli, è un galeotto che viene liberato sotto lo sguardo severo del
Gladiatore.
Passano sette anni, Wolverine da straccione e ladro è
diventato sindaco di una città (non fa una piega), ma ecco che il Gladiatore si
ripresenta alla sua porta, ragione per cui Wolverine-sindaco ma anche capo di
un’azienda (?) in cui lavorano donnacce crudeli e sull’orlo di una crisi di
nervi, non nota che una delle sue operaie viene brutalmente licenziata.
Si tratta di Catwoman, povera madre single che ritrovatasi
senza lavoro, nell’arco di qualche ora si ritrova a vendere gioielli, capelli e ****, finché i suoi miagolii disperati non attirano il lupo che c’è in
Wolverine. Ovviamente dopo aver sentito Jackman cantare la povera micina
schiatta e Wolverine comprerà sua figlia che incontra passeggiando
in un bosco.
La ragazzina, che si chiama Cosette, è stata allevata da
Borat che per anni l’ha costretta a spazzare con il suo scomodissimo costumino
da bagno verde. E chi è la moglie di Borat? La tritacarne di Sweeney Todd,
direttamente dal film e dal talamo di Tim Burton.
Passano altri otto anni e Wolverine è sempre più giovane: ha
una quindicina di anni in più rispetto alla prima scena, ma i truccatori
l’hanno reso di una decina d’anni più giovane e a questo punto suggerirei
quindi un Oscar anche ai truccatori. Che cosa ha fatto in questi 8 anni
Wolverine? Non lo sappiamo, ma a un certo punto appare 'sta cosetta che ha gli occhioni grandi di Amanda Seyfried e tutti
pensiamo a un’unica cosa: comincerà a cantare Mamma mia!. o Dancing Queen. Sta
a vedere che Hooper ha voluto mischiare questi due musical inglesi strafamosi e fare una cosa
fighissima e super Camp!
Wolverine Waljean all'inizio del film, verosimilmente 40enne visto che ha scontato 18 anni per aver rubato un pezzo di pane |
Tranquillizzatevi, stiamo parlando di Hooper: la cosetta intona una lagna
improponibile e si innamora dopo aver visto per un secondo l’ometto rossiccio
(che si chiama proprio Redmayne) ossessionato da Marilyn.
Ma Tom Hooper è un regista in gamba ed evita ogni riferimento a Marilyn, scansando per la seconda
volta l’anacronismo storico e anzi, decide di dare
un tocco giovane al film e di inserire pure il tipo di Gossip Girl che fa la
parte del grillino incavolato che poco prima di morire vuole ricreare la
copertina del penultimo album dei Coldplay.
Ecco che però queste atmosfere ‘giovani vengono presto
guastate da Wolverine che torna a cantare, prima di fare la fine che si merita
– ovvero sprofondare nella mer**a. Però purtroppo non è ancora finita, perché il buon Wolverine, anche se ricoperto di escrementi, continua a cantare.. Quando
finalmente muore, dopo aver ucciso ormai tutti gli spettatori con i suoi latrati, ecco che Tom Hooper ha un’altra brillante idea: mostrarcelo come
fantasma per fargli cantare ancora qualche verso.
Wolverine-Waljean quindici anni dopo, verosimilmente all'età di 55 anni circa |
RECENSIONE DA SPETTATORE
Tom Hooper è il regista che è riuscito a farsi odiare da
qualsiasi cinefilo e appassionato di cinema per aver battuto, agli Oscar del
2011, Darren Aronofsky e David Fincher nella categoria di miglior regista e tre
film epocali come Inception, The Social Network e Il Cigno Nero grazie al suo
film Il discorso del re, senza contare il premio per la sceneggiatura, per gli
Academy migliore di quella di Inception, film tutto sommato banale, noioso e
antiquato se paragonato alla genialità, all’inventiva, e alla novità
racchiuse nel suddetto Il Discordo del Re.
Non contento e inorgoglito di questa pioggia di inaspettati
premi, Hooper si è lanciato nella trasposizione di uno dei musical londinesi di
maggior successo, Les Miserables, operazione in cui il rischio di risultare
ridondanti, enfatici e fuori tempo massimo era altissimo.
Hooper non è riuscito a evitare nessuno dei tre rischi, e
nonostante abbia avuto la gentilezza di accorciare notevolmente la durata del musical
teatrale (che a quanto pare dura diversi mesi, ragione che spiega perché è in scena da tanti anni) pur rimanendo fedelissimo (ha eliminato solo due canzoni e ha ridotto
la durate di quelle presenti) è riuscito comunque a creare un film
eccessivamente lungo, in cui compaiono 50 canzoni, una più triste e deprimente
dell’altra, ad accezione di Do you hear the people sing?, che offre uno dei momenti più emozionanti del film, in cui gli ideali politici prendono il sopravvento sulla compilation di casi umani che la storia mette in scena.
Particolarmente deprimente è l’ascolto di Hugh Jackman, del
cui Valjean ho implorato la morte 100 minuti prima della fine del film, motivo
che ha trasformato la visione in un doloroso countdown. Apprendo con sgomento
che per lui è stata perfino inserita nel film una canzone nuova di zecca, Suddenly, assente nel musical teatrale.
La sostanza è che Hugh Jackman è davvero irritante: sarà colpa del suo
personaggio, o delle canzoni che gli sono state assegnate, fatto sta che senza
di lui il film sarebbe stato sicuramente migliore. Peccato che sia il
protagonista e che rischi seriamente di vincere pure l’Oscar per aver rovinato il
film. Ma anche questo è uno dei poteri magici di Tom Hooper, mago che è saltato
fuori dal nulla e ha conquistato tutta la critica di Hollywood, ha stregato i
giurati degli Academy e trascinato nei cinema milioni e milioni di spettatori,
prima con un ordinario film British in costume e poi con questo ****** lacrimevole
e interminabile.
Ma questa volta la colpa non è solo di Hooper, ma anche degli autori che nel '85 scrissero e musicarono questo musical e anche di Victor Hugo, al quale manderò una mail per lamentarmi.
RECENSIONE CRITICA
Ai milioni di spettatori che hanno affollato per decenni il
West End londinese e poi Broadway questa fedele trasposizione piacerà molto (pur accontentandosi di performance canore non altezza di quelle teatrali), ai
comuni mortali che non hanno mai sentito le canzoni né hanno mai visto il
musical questo esercizio di stile pomposo e sovraccarico di pathos risulterà
indifferente, se non noioso.
Ma qualche merito il film comunque ce l'ha, a partire dalla
cornice, tra sontuose scenografie e costumi appropriati.
A Hooper va riconosciuta l’ottima trovata di far cantare gli
attori direttamente sul set, moltiplicando così la portata emotiva delle loro
interpretazioni.
Un’altra delle innegabili note del regista è la capacità di
dirigere benissimo gli attori, anzi di regalare loro Oscar. Ragione per cui gli
attori di Hollywood fanno a gara per essere diretti da lui.
Tutti gli intepreti qui presenti recitanno benissimo e cantano
discretamente, anche se a spiccare è Anne Hathaway, che con una manciata di scene regala momenti di grande pathos e ottima recitazione. Probabilmente si
porterà a casa l’Oscar come non protagonista, e ciò sarà meritato, considerando
anche il percorso artistico compiuto dall’attrice.
Del tutto immeritato sarebbe invece l’Oscar a Hugh Jackman,
il cui merito è di aver appesantito un film tutt’altro che leggero.
Nel suo disperato tentativo di lasciare un segno autoriale,
Hooper si affanna con l’uso di macchina a mano, controcampi, grandangoli, primi
piani che soffocano gli attori e gli spettatori, ma al regista manca ancora molto per riuscirsi a farsi apprezzare anche al di fuori degli eletti dell'Academy.
VOTO: 6
visto il titolo, mi aspettavo un po' di cattiveria in più, però va bene così :)
RispondiEliminaSono stato cattivo, però gli attori e gli aspetti tecnici bisogna promuoverli...
EliminaLa trama semiseria ha peggiorato la mia opinione sul film! ;D
RispondiEliminaLa recensione da spettatore è molto più "cattiva" di quella da critico, in genere non dovrebbe essere il contrario?
Dipende...in questo caso lo spettatore è incavolato, ma il critico deve arrendersi all'obiettività...
EliminaMa se uno non lo vede perde molto? Non ho mai amato i musical (a parte Sweeney Todd)
RispondiEliminaSe non hai mai amato i musical e non conosci questo musical in particolare, te lo sconsiglio!
EliminaDi piu'.di piu'!
RispondiEliminaDovevi picchiare di piu'! bella la scelta delle rece multiple per cercare di non sembrare troppo di parte.grazie di aver dato sfogo ai miei pensieri, dato che io non lo recensiro' di certo, ma sono stato aranciameccanicamente costretto a vederlo.
Quotato in toto
Sto ancora aspettando qualcuno che ne abbia un'opinione positiva!
EliminaL'emozione però c'è e alcune scene tolgono davvero il fiato!
RispondiEliminaSì perché ti soffocano!;-)
EliminaFilm bello, anche se riconosco che non può piacere a tutti
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