TO THE WONDER
di Terrence Malick,
USA, 2012
con Olga Kurylenko, Ben Affleck, Rachel McAdams, Javier Bardem, Tatiana Chiline, Romina Mondello.
Se ti piace guard anche: The Tree of Life, Un giorno devi andare.
USCITA ITALIANA: 4 LUGLIO 2013
..Temi che il tuo amore sia morto,ma forse sta aspettando di trasformarsi in qualcosa più elevato...
TRAMA
Una donna si innamora
perdutamente di un uomo che non vuole sposarla. Dalla Francia si trasferisce
con la figlia nel paese dell’uomo, ovvero negli Stati Uniti. Vivono insieme
finché il visto non scade e le due sono costrette a tornare in Francia, dove la
donna non riesce a trovare un senso alla sua vita. Allontana la figlia e si
dispera, lui intanto trova un’altra donna. Ma i due sono destinati a tornare
insieme: lei ritorna negli USA, lo sposa, lo tradisce, lo lascia…
RECENSIONE
Dopo un magnifico incipit
francese, una volta approdati negli States finisce la magia. L’amore si
sgretola, la disposizione dello spettatore pure.
Speculare a The Tree of life, di
cui pare essere una sorta di prequel, ne amplifica i difetti e ne riduce i
pregi. Eliminato l’effetto meraviglia della precedente opera di Malick, To the
wonder rimane un’installazione artistica virtuosistica non più stupefacente che
traduce in immagini e suoni didascalie di tipo sentimentale e religioso,
raggiungendo risultati stucchevoli.
Se il precedente film poteva
essere bollato di pretenzioso virtuosismo, in questo si aggiunge l’aggravante
di un sentimentalismo e spiritualismo insopportabili, che si posso difendere
solo per il loro essere così controcorrente, naif e fuori dal tempo.
Anche il ruolo del prete è
stucchevole, col suo continuo pregare e interrogarsi sulla fede e l’intento di dare
una piega edificante e catartica alla pellicola. Se the Tree of life cercava la
“grazia” qui si cerca l’amore anche attraverso la disgrazia e in fondo entrambi
i film sono riassumibili come delle preghiere sussurrate dalle due protagoniste
e da un personaggio maschile, là il figlio, qui il prete.
In rapporto al precedente,
impietoso è il confronto di interpretazioni: The Tree of Life spiccava per le
straordinarie performance dei due bambini e di Jessica Chastain. Olga
Kurylenko, nonostante parli in tre lingue, non è lontanamente paragonabile
all’interpretazione e al ruolo della Chastain, e Ben Affleck, muto, non è Brad
Pitt. Ma la colpa, ben inteso, non è loro, ma dei loro ruoli sfuggenti.
Insomma Malick ancora una volta
divide, ma questa volta siamo di fronte a un’opera minore, in quanto non
presenta nessuna novità né a livello di forma né a livello di contenuti, perdendo
così la maggior parte del suo fascino dovuto alla meraviglia che poteva
suscitare il film precedente.
I più entusiasti sostenitori del
precedenti ameranno anche questo, gli oppositori troveranno nuovi argomenti per
attaccare il loro bersaglio. Per gli altri rimane un film ricco di bellissime
immagini e bisbigli di persone che parlano tra sé e sé.
VOTO: 7
non sarà ai livelli del capolavoro assoluto the tree of life, però io dentro a questo film di meraviglia e bellezza ne ho comunque visti in quantità alla gran parte dei film in circolazione...
RispondiEliminaAlcune frasi però sono d'uno smielato che nemmeno i baci perugina...
Eliminacondivido il pensiero del cucciolo snoopy, decisamente minore rispetto a tree ma di altissimo livello visionario, un cinema immaginifico di pura poesia quello di Malick
RispondiElimina"altissimo livello visionario, un cinema immaginifico di pura poesia quello di Malick" esatto. D'accordissimo. Ma adesso non può fare tutti i film così...
Eliminaa me continua a fare paura....
RispondiEliminaPaura????
Eliminaio faccio il bravo e aspetto luglio. ma devo dire che l'attesa, in ogni caso, è alta
RispondiEliminaIn effetti c'è un po' di tempo ancora...
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