IL NOME DEL FIGLIO
di Francesca Archibugi,
Italia, 2015
con Vittorio Gasman, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Micaela Ramazzotti, Rocco Papaleo
Genere: Commedia
Se ti piace guarda anche: Cena tra amici, Carnage, Questione di cuore, La prima cosa bella, I nostri ragazzi
TRAMA
Una normale cena tra parenti si trasforma in una "carneficina" di parole e rivelazioni.
COMMENTO
Remake italiano di una scoppiettante commedia francese del
2012, Cena tra amici, a sua volta tratta da una pièce teatrale diretta dagli stessi registi, questo
Il nome del figlio aveva tutte le carte in regola per diventare un successo in
questo paese in cui a incassare sono solo le commedie. Scontri ideologici,
frustrazioni casalinghe, tensioni familiari: gli ingredienti c’erano tutti,
bastava adattarli al contesto italiano, come ha fatto Benvenuti al sud.
E invece Francesca Archibugi, anni dopo il riuscito
Questione di cuore (2008) ha voluto strafare, aggiungere (ad esempio degli
inutili e confusi flashback ad esempio), personalizzare e, errore/orrore
notevole, inserire tutto in un contesto romano, escludendo dunque il resto
degli italiani e trasformando il tutto nell’ennesimo film romano de Roma di cui
non si sentiva la mancanza. E laddove nel film francese la sposa incinta era un’elegante
signora, qui abbiamo giustamente una romanaccia burina: perché noi italiani
siamo così: trasformiamo in buzzurro ciò anche ciò che è elegante. E questo
vale per i toni generali del film. Alla fine comunque è proprio il personaggio della
burina a rivelare maggiori sorprese grazie anche all’interpretazione di una
sempre ottima Micaela Ramazzotti, affiancata da una sempre in parte Valeria
Golino. Meno mirato il reparto maschile, in cui Lo Cascio e Gassman ripetono i
personaggi visti in I nostri ragazzi. Non mancano spunti interessanti, ma alla
fine l’impressione conclusiva è quella di un’occasione sprecata.
VOTO: 6+
Loro due belle donne, comunque...:)
RispondiEliminae anche brave: della Golino ho apprezzato anche Il ragazzo invisibile, visto di recente ma non recensito.
EliminaLa pellicola originale mi era piaciuta molto, motivo in più per no vedere questo film.
RispondiEliminaIo invece proprio per quello ero curioso!
Eliminane avevo parlato a dicembre di questo film, perché avevo appunto visto quello francese e visto poi l' italiano e penso come te, che sia stata on occasione sprecata, perché se avesse mantenuto
RispondiElimina" lo stile" fuori dai cliché romaneschi di certi ambienti radical chic, sarebbe stata una commedia più che gradevole.
Concordo: qui il romanesco (intende come lingua/ambiente/modo di fare) non c'azzecca nulla!
Eliminama il nome si può dire? no vero? ;))
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