INCEPTION
di Christopher Nolan
Ora che il boom di Inception è passato, esprimo la mia opinione.
Un potente uomo d’affari ingaggia un team di sognatori mercenari che entrano nei sonni altrui: il suo scopo è innestare un’idea nell’inconscio di un altro potente. Il processo non è facile e occorre accedere a diversi livelli di sogno.. Nemmeno spiegare la trama di Inception è facile e bisogna dare atto a Nolan di aver scritto e diretto un film davvero complesso, senza però annoiare mai lo spettatore nonostante le oltre due ore di durata. Questo perché la fantascienza è legata all’action con grande abilità, proprio come fece Matrix. Matrix ma anche la megalomane ambizione di Kubrick. Con la speranza dunque che Nolan non imiti i fratelli Wachowski facendone una trilogia (anche se pare non disdegnare i sequel visto il prossimo Batman), Inception rimane un’opera interessantissima a tutti i livelli. Sbalorditivi e mai gratuiti effetti speciali, superba padronanza di ritmo e ottima direzione d’attori.
Un film che dunque ha come riferimenti alcune opere a cui può essere paragonato per intenti e risultato ma che non ha molti rimandi specifici, a differenza del sempre più citazionista cinema d’oggi. A parte la fortezza nella neve e qualche gustosa coincidenza nella scelta del cast. Non si può non pensare all’altro grandioso film dell’anno, Shutter Island, vedendo un sempre formidabile Leonardo Di Caprio nuovamente alle prese con una moglie defunta che lo vuole trarre a sé (in questo caso nel sogno) facendo di tutto per convincerlo. E che dire allora di Marion Cotillard, che ha vinto l’Oscar interpretando proprio la chanteuse Edith Piaf che riecheggia per tutto il film nelle note della bellissima Je ne regrette rien?
A tutti coloro che si stanno ancora chiedendo come finisca veramente il film (e mi sembrano sinceramente un tantino esagerate le disquisizioni sorte a riguardo) svelo il mistero rimandando a questo link:
http://gizmodo.com/5651826/inception-ending-revealed-by-sir-michael-caine
VOTO: 8,5
ottima riflessione a freddo
RispondiEliminasul finale credo che ognuno possa interpretarlo nella maniera che preferisce, il bello è quello