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venerdì 20 gennaio 2012

Blow-up: se l'immagine è illusione, cosa c'è di più illusorio del cinema?

BLOW UP
DI MICHELANGELO ANTONIONI
ITALIA/UK 1966
Con David Hammings, Sarah Miles, Jane Birkin

se ti piace guarda anche: L'avventura, Deserto rosso, L'eclisse, L'amore sospetto

Un fotografo londinese di moda (David Hemmings), ingrandendo una foto scattata in un parco londinese (Maryon Park di Charlton), scopre di aver immortalato la scena di un delitto.
Comincia dunque una sorta d’indagine, torna sul luogo “del crimine”, viene inseguito da una donna (Vanessa Redgrave) fotografata al parco perché vuole il rullino in cui ci sono foto compromettenti che la ritraggono.. Partecipa a un party selvaggio in cui gli Yardbirds con Jimmy Paige che spacca una chitarra.

Poi si accorge che in realtà si era sbagliato: le foto cominciano ad ingannarlo, non è più sicuro di ciò che aveva visto e di ciò che vede ora, tant’è che il film finisce con due uomini che giocano a tennis senza racchetta e pallina.

"Noi sappiamo che sotto l’immagine rivelata ce n’è un’altra più fedele alla realtà, e sotto quest’altra un’altra ancora, e di nuovo un’altra sotto quest’ultima. Fino alla vera immagine di quella realtà, assoluta, misteriosa, che nessuno vedrà mai. O forse fino alla scomposizione di qualsiasi immagine, di qualsiasi realtà. Il cinema astratto avrebbe dunque una sua ragione di essere". [Michelangelo Antonioni, cit. in Giorgio Tinazzi, Michelangelo Antonioni, Milano, Il Castoro, 2002, p. 7.]
Blow-up è un altro capitolo sull’alienazione tra individuo e mondo che gli sta attorno, ma questa volta c’è una fonte letteraria: il film è infatti ispirato al racconto di Cortàzar La bava del diavolo, ma si trovano anche influenze di Borges. Le musiche sono di Herbie Hancock, la sceneggiatura è scritta con Tonino Guerra, la fotografia di Carlo di Palma, nel frattempo diventato compagno di Monica Vitti. Ed è proprio l’ex compagna Monica Vitti che lo porta indirettamente a scegliere Londra come location: il racconto era infatti ambientato a Parigi, ma Antonioni decide di cambiare città dopo aver fatto visita a Monica Vitti a Londra sul set di Modesty Blaise- la bellissima che uccide di Joseph Losey.

Per Antonioni inoltre, a Londra la storia, come pure la psicologia dei personaggi assume una carica più intensa.

Il film vinse la Palma d’oro a Cannes e il nastro d’argento come miglior film straniero. Ricevette agli Oscar 2 nomination per regia e sceneggiatura originale.

Costato 2 milioni di dollari, ne intascò 20, diventando il primo successo commerciale e davvero internazionale di Antonioni.

IL REGISTA

E’ il primo film internazionale di Antonioni, prodotto da Carlo Ponti come i due successivi Zabriskie Point e Porefessione Reporter, che se vogliamo formano una nuova trilogia anglofona sul rapporto tra individuo e mondo. Per la monografia del regista, cliccate qui.

GLI ATTORI

DAVID HEMMINGS
(Guildfold, 1941- Bucarest, 2003). Nel 1975 recita in Profondo Rosso di Dario Argento, poi dirige David Bowie Marlene Dietrich (in un cameo a dir il vero) nel flop Gigolò. Negli anni ’80 passò alla regia di diversi episodi di serie cult come Magnum P.I. e The A-Team. Tra le sue ultime apparizioni si ricordano Il Gladiatore, Spy Game, Gangs of New York. E’ morto sul set del suo ultimo film Blessed, per un arresto cardiaco.

VANESSA REDGRAVE (1937).
Attrice britannica di molti adattamenti letterari importanti, tra i suoi film si ricordano Assassinio sull’Oriente Express (1973) , Julia (1977) per il quale vinse l’Oscar come miglior attrice non protagonista, I Bostoniani (1984), Casa Howard (1992), Riccardo III (1996), Wilde (1997), Espiazione (2007). Anche gli ultimi suoi film sono due opere in qualche modo shakespeariane: Coriolanus e Anonymous.

JANE BIRKIN (1946)
Pronipote di un’amante di Edoard VIII, personaggio che sarà al centro del nuovo film di Madonna, WE, Jane divenne fotomodella e poi attrice, raggiungendo la fama grazie al nudo in Blow-Up (foto sopra). L’anno dopo conobbe Serge Gainsbourgh, col quale registrò la celeberrima Je t’aime, moi non plus, divenuta poi anche un film dallo stesso titolo, diretto dallo stesso Serge e interpretato dalla Birkin con Joe Dallesandro e Gerard Depardieu. Proprio come la figlia Charlotte Gainsbourgh, Jane ha alternato con successo la carriera di cantante a quella di attrice.




3 commenti:

  1. l'occhio naturale tradisce mentre quello meccanico porta verità. e cosa resta? resta solo la rappresentazione della realtà.
    geniale.

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  2. Quella santa aula 10...è lì che ho visto Blow up a bocca aperta :D

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