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lunedì 1 ottobre 2012

Magic Mike: si salvi chi può

MAGIC MIKE
USA, 2012
di Steven Soderbergh
con Channing Tatum, Alex Pettyfer, Matthew McConaughey, Cody Horn, Matt Boomer, Joe Manganiello
Se ti piace guarda anche: Showgirls, Full Monty, Striptease
Mike (Channing Tatum), di giorno muratore e di notte spogliarellista col sogno di costruire mobili personalizzati, decide di dare una mano a un diciannovenne spiantato (Alex Pettyfer) che finirà per prendergli tutto ma gli farà capire cosa davvero conta nella vita.
Il quarantanovenne Soderbergh, giunto al ventiquattresimo lungometraggio in ventitre anni, nella sua carriera ha dimostrato di sapere stupire (Sesso, bugie e videotape), intrattenere (Ocean’s Eleven), riflettere (Erin Brokovich), insegnare (Che) e anche annoiare con progetti ambiziosi ma deludenti. Sicuramente l’ultimo suo film appartiene a questo filone. Atteso come commedia drammatica sul mondo degli striptease maschili, il film non ha nulla di sexy, scintillante, divertente o drammatico. Di drammatico, c’è solo l'imbarazzante copione, scritto malissimo dal trentenne esordiente Reid Carolin che è anche produttore del film assieme a Channing Tatum, che ne è invece protagonista e ispiratore.
Magic Mike è infatti il nome con cui Tatum si esibiva come spogliarellista quando aveva diciannove anni e di giorno faceva il muratore. Ora di anni ne ha trentadue ed è ancora credibile come spogliarellista e ce la sta mettendo tutta per esserlo anche come attore. Al suo fianco altri bellimbusti, di svariate età (passiamo dai 22 anni di Pettyfer ai 43 di McConaughey), che provano a recitare e si alternano in striptease coreografati, montati e musicati male. Non che le scene dialogate siano meglio e il pessimo doppiaggio non aiuta a rendere il tutto meno imbarazzante. Anche l'unica presenza femminile del film, Cody Horn, non brilla di certo per talento o per simpatia. 
Come già anticipato però, il problema principale è la sceneggiatura: l'introduzione dei personaggi è qualcosa di indegno, così come il fastidioso finale.
Incurante del prodotto e del target, Soderbergh filma alcune scene (quelle di sesso) con il suo solito tocco artistico, peccato che in una pellicola del genere lo stile e l’arte non c’entrino molto.

VOTO: 4

16 commenti:

  1. a me è piaciuto parecchio e secondo me il punto forte è proprio la sceneggiatura, molto ben calibrata soprattutto sul versante della commedia.

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    1. Sembra che abbiamo visto due film diversi, ridiamoci su!:-)

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    2. io ho visto lo stesso di perso :D

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    3. Secondo me, la trama non è certo innovativa ma ho trovato regia e fotografia molto dinamiche. Dialoghi divertenti e colonna sonora azzeccata, oltre a un Matthew McConaughey più che spassoso!

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    4. ...Domani & Marco: mi sa che abbiamo visto un altro film, pazienza!:-D

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  2. Oh, non sono l'unica a pensarlo, con tutte le recensioni positive viste in questi giorni credevo davvero di aver visto un altro film! Concordo pienamente sulla sceneggiatura e dialoghi (se così si possono chiamare...): noia e banalità!

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    1. In generale però è piaciuto molto, quindi siamo una minoranza!

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  3. Mah, effettivamente mi ispira poco... o__O

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  4. Questo è un altro esempio di quanto il giudizio di un film sia molto soggettivo! Io non l'ho ancora visto, ma vedo tra i commenti parecchie discordanze :D

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    1. Già! Ma pur cercando di analizzarlo oggettivamente, non mi è riuscito di promuoverlo!

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  5. è un film che fa perdere tempo che non solo non resta nella memoria ma tenta di sfuggirne, di quei film che a vederlo in tv e ad avere il telecomando a portata di mano si farebbe forse zapping giusto per incocciare ogni tanto in qualche bel faccino che tenta di esprimere determinazione rivolta desiderio o autodistruzione e messo lì a prova del fatto che non c'è altro da dire.
    non solo la sceneggiatura non regge, non porta da nessuna parte, non racconta se nemmeno lei quel che passa quasi per caso sullo schermo, ma inoltre riesce a svilire anche quel poco che lo spettatore forse potrebbe concedere alla storia di per sè abbastanza inutile.
    non parla di uomo, non parla delle speranze e frustrazioni, non parla davvero nè di denaro nè di sesso nè d'amore. non è commedia perché non ci sono personaggi e ruoli giusti non è tragedia se non per il fatto che la noia a volte potrebbe sfogarsi in rabbia.
    un film inutile, oserei dire, in cui rattristarsi invece di ridere o almeno di godere di cotanto ben di dio.

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    1. Condivido appieno, l'unica tragedia è la bruttezza che arrabbia, infastidisce e annoia! Grazie del commento!

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  6. Visto e dimenticato. Un film freddo, insipido, senza emozione.

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