THE
HELP
Di Tate
Taylor
USA,
2011
Con
Viola Davis, Emma Stone, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica
Chastain, Sissy Spacek.
Candidato a 4 Premi Oscar
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Nel Mississippi degli anni ’60 il razzismo
è ben tollerato e mentre le signore bene organizzano cene di beneficenza per le
popolazioni dell’Africa in casa loro trattano con sufficienza il personale
afroamericano, costruendo bagni esterni per ragioni igieniche. Eppure sono
proprio queste domestiche nere a nutrire, lavare ed educare i loro figli di
queste signore troppo occupate a organizzare serate.
Eppure c’è sempre una voce fuori dal coro:
quella di una ragazza perbene (Emma Stone) ma un po’ strana perché con idee strane:
vuole lavorare, essere indipendente, e perfino scrivere un libro che racconti
il punto di vista delle domestiche nere.
Il 42enne regista Tate Taylor, aspetto da
modello, lunga gavetta da comparsa alle spalle (Streghe, Queer as Folk), prima
di dirigere nel 2008 un film passato del tutto inosservato, nel 2010 recita in
Un gelido inverno e nel 2011 adatta il romanzo omonimo di Kathryn
Stockett col quale fa il botto: 170 milioni di dollari incassati negli
USA e 4 nomination agli Oscar, tra cui miglior film.
Il motivo di tanto successo è semplice e
meritato: The Help è l’ennesimo inno contro il razzismo, contro i pregiudizi
che nascondo superficialità e cattiveria. Senza dimenticare la componente
femminista che permette di riflettere anche sulla condizione delle donne.
Recitato in modo eccellente, ben
confezionato, costumi e scenografie perfette, buon mix di commedia e dramma,
commovente perché vuole e deve commuovere visto il tema trattato, The Help è un
film da vedere perché parla di temi sempre attuali, anche se quella che dipinge
è la ricca provincia americana degli anni ’60, divisa tra Martin Luther King e
il Klu Klux Clan.
E’ uno di quei film pensati apposta per l’Oscar, uno di cui film che
non passeranno mai di moda perché c’è sempre bisogno di tornare periodicamente
a parlare di questi temi e queste pagine di Storia.
Il cast strepitoso permette di perdonare
l’eccessiva durata e qualche finale di troppo. Del foltissimo gruppo di
interpreti è impossibile stabilire una gerarchia di bravura tra le cinque attrici
principali, eppure l’Academy ha deciso di escludere dalla corsa all’Oscar due
di queste fantastiche interpreti, ovvero coloro che incarnano le due facce
dell’America dipinta: quella tollerante e quella conservatrice e razzista.
Viola Davis è così nominati come
protagonista, ma non è forse anche Emma Stone protagonista?
E oltre all’esuberante cameriera Octavia
Spencer, che si è già portata a casa il Golden Globe, e a una Jessica Chastain sopra
le righe, non si meritava forse una menzione pure la perfida Bryce Dallas
Howard?
Accanto al loro però, come dimenticare la
madre di Skeeter Allison Janney e una spassosa e ritrovata Sissy Spacek?
VOTO: 7+
grande film!
RispondiEliminaruffianotto solo in superficie, ma in realtà sa essere anche bastardo!
cast enorme
Considera che lo voglio vedere da giorni (ci riusciròòò?), ma mi fa piacere leggere la tua recensione positiva e mi sprona ancora di più!
RispondiEliminaGrazie :D
Sì ti consiglio proprio di vederlo!
EliminaBellissimo e immenso!
RispondiEliminaImmenso forse no, ma bello sì!:)
Eliminacome dicevo anche dalle mie parti e vedo che anche te sei daccordo è un film ruffiano agli occhi dell'academy ma non si sa come conquista chiunque (forse la perfetta caratterizzazione degli anni '60)... un gran bel film dunque, confezionato splendidamente in ogni reparto! bella perso
RispondiEliminaSì, mette d'accordo davvero tutti!
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