POLISSE
DI MAÏWEEN
Francia, 2011
Con Maïween, Karin Viard, Marina Foïs, Frédéric Pierrot, Karole Rocher, Nicolas Duvachelle,, Joey
Starr, Emmanuelle Bercot, Jérémie Elkhaim e Riccardo Scamarcio.
PREMIO DELLA GIURIA AL FESTIVAL DI CANNES
2011
Nominato a 13 César
IN SALA DAL 3 FEBBRAIO
Se ti piace guarda anche: ACAB, La Classe, Romanzo criminale
L’unita poliziesca BPM (Brigate per la
protezione dei minori) si occupa di ogni caso di abuso sui minori e attraverso
le loro inchieste scopriremo di zii che violentano le loro nipoti, padri che
toccano le proprie figlie, professori innamorati di bambini, mamme che
percuotono i loro neonati..
A queste storie di violenza si mescolano
quelle private dei numerosi poliziotti, tra cui si aggiunge una fotografa (la
stessa regista Maïween, anche sceneggiatrice) inviata dal Ministero, sposata a
un italiano gentile e di bell’aspetto (Riccardo Scamarcio) che finirà per
tradire con un poliziotto brutale nei modi e nell’aspetto (Joey Starr).
Un film corale girato con urgenza e
partecipazione, con attori in stato di grazia, tra cui spiccano Karin Viard
(Potiche, L’adversaire) e Marina Foïs (Non, ma fille tu n’iras pas danser), Frédéric
Pierrot (Ti amerò sempre), Karole Rocher (Le nevi del Kilimangiaro), Nicolas Duvachelle e il rapper Joey Starr, tutti candidati ai prossimi
César.
I temi trattati non sono per nulla facili,
e come se ciò non bastasse, la regista inserisce anche altre scene shock (come
quella di un feto di 7 mesi), il tutto per mostrare com’è davvero la vita di
queste persone dentro e fuori al set, senza badare al politicamente corretto e
senza voler rappresentare questi poliziotti come eroi, anzi: benché mostri
l’efficacia del loro lavoro e il loro coraggio, non disdegna di mostrare le
loro meschinità sul posto di lavoro e a casa, nonché le violenze verbali e
fisiche ai danni dei loro interrogati, senza distinzione tra vittime e
carnefici.
È insomma un pugno nello stomaco,
un film cinematograficamente non pienamente riuscito, ma comunque coraggioso nella
scelta di affrontare tematiche così delicate senza troppa delicatezza ma con
l’irruenza di una vera inchiesta poliziesca.
E’ il terzo film da regista per l’attrice
Maïwenn, mentre la sceneggiatura è scritta a quattro mani con Emmanuelle
Bercot, anch’ella fra le eccezionali interpreti.
Ha vinto meritatamente il Premio della
Giuria all’ultimo festival di Cannes, mentre le 13 nomination ai prossimi César
appaiono eccessive (The Artist ne ha ricevute 10).
VOTO: 7-
lo attendo con curiosità...
RispondiEliminasolo 7-?
beh 7- significa praticamente discreto. Un film lodevole, però troppo caotico: troppe storie, troppi personaggi. Vedremo cosa ne penserai tu!
EliminaSembra un film davvero interessante.
RispondiEliminaMa come ci è finito Scamarcio nel cast? :D
Tra l'altro Scamarcio aveva un ruolo molto più ampio, drasticamente ridotto però in post-produzione. Il suo ruolo rimane comunque più importante del mio nuovo idolo Jérémie Elkhaim, purtroppo..
RispondiEliminaPer quanto a Riccarduccio Scaramuccio, in realtà ha alle spalle una carriera d'autore di tutto rispetto: è apparso in un film di Abel Ferrara, è stato il protagonista (bravo) di Verso l'Eden di Costa-Gavras, del corto Diarchia accanto a Louis Garrel e sarà addirittura nel prossimo di WOODY ALLEN!
Sono un po' indecisa se andarlo a vedere... Bello il tuo blog, l'ho trovato grazie al link di un sito amico e mi iscritta tra i followers; se ti va passa da me recensionidipancia.blogspot.com.
RispondiEliminaCiao!
Benvenuta Barbarella e grazie mille per il following e il commento, passerò subito da te!
Eliminaquesto qui lo attendo da molto e me lo sparerò a brevissimo, poi dopo la tua rece la curiosità e la voglia di vederlo salgono... però aspetta un attimo, Scamarcio nel prossimo di Woody? non ci credo
RispondiEliminaé un film davvero tosto, un pugno nello stomaco..
EliminaBeh non è che ci voglia molto a fare un cammeo con Woody Allen...E poi all'estero non sanno che ha fatto 3 metri sopra il cielo!
5++
RispondiEliminaChi mi commenta il finale, con l'inversione di contrasto tra il bambino che stravince la gara pur essendo stato allenato da un pedofilo, e la poliziotta neo - promossa che alla notizia si butta dalla finestra? Sta a significare il predominio del bene sul male?
RispondiEliminaognuno può interpretarlo come vuole, secondo me. la tua riflessione potrebbe essere corretta.
EliminaIntendevo del male sul bene,of course
RispondiEliminaSono riuscita a vederlo domenica, mi è piaciuto molto. Un film duro ed emozionante. E che finale!
RispondiEliminaMa per caso c'è anche l'attore della Regina delle mele?
Sì è lui!
EliminaUn film molto bello, secondo me anche ben fatto, io gli darei un bel 7 e mezzo. Verissimo lo stato di grazia degli attori, magici. Ciao!
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