STORIA IMMORTALE
(Une histoire immortelle)
di Orson Welles
Francia, 1968
"Quando si vuole qualcosa al punto di non poterne fare me,
se non si riesce a ottenerla è tremendo, ma quando la si ottiene, diventa
ancora più tremendo.”
TRAMA
Un ricco e vecchio mercante vuole dimostrare che il denaro
ha più forza della fantasia e decide di avverare un’antica leggenda che si
raccontano i marinai: quella di un uomo che riceve 20 ghinee da un ricco
signore per passare la notte con una donna bellissima di cui poi si innamora.
RECENSIONE
Questo adattamento dell’omonimo racconto di Karen Blixen fu
girato in Spagna per la Tv francese nel 1966, ma presentato solo nel 1968 al
Festival di Berlino, orfano di altri episodi che avrebbero dovuto costituire un
lungometraggio ispirato ad alcuni racconti di Karen Blixen.
Secondo il Morandini la pellicola è “parabola sul cinema e
sulle sue menzogne, sugli ambigui rapporti tra l’arte e la realtà, sulla vanità
di ogni azione umana”.
Con questo breve film ( dura poco meno di un'ora) Welles realizza una favola
amara e poetica, considerata all’unanimità come uno dei più alti raggiungimenti
del regista.
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