JOSEPH LOSEY
(1909, Wisconsin -1984, Londra)
L’imminente Festival di Torino dedicherà una retrospettiva a
Joseph Losey, regista prolifico e poliedrico di cui oggi non si parla più molto.
Regista teatrale e poi documentarista di propaganda, durante
il maccartismo abbandonò gli Usa perchè sospettato di filocomunismo.
In Europa trovò in Harold Pinter uno sceneggiatore ideale e la loro collaborazione diede vita a opere importanti come Il servo (1963), L’incidente (1966) e Messaggero d’amore
(1971) che vinse la Palma d’oro a Cannes.
Spesso polemico, il suo era un cinema di amare riflessioni
(Il ragazzo dai capelli verdi, 1948), pamphlet politici (Per il re e per la
patria, 1964), satire (Modesty Blaise, 1965 con Monica Vitti).
Con Jeanne Moreau lavorò in tre occasioni, una per decennio,
a partire dagli anni ’60.
EVA, 1962
Uno
scrittore di scarso successo (Stanley Baker) si innamora di una escort (Jeanne
Moreau). La moglie (Virna Lisi), disperata, si suicida.
Coproduzione italiana che incontrò diverse vicissitudine in
fase post-produttiva, tanto che la copia circolata in Italia fu disconosciuta
dal regista.
Noir affascinante, con bellissima fotografia.
Il dvd uscito pochi anni fa ce la restituisce nel suo
splendore.
MR
KLEIN (Chi è Mr Klein?), 1976
Nella
Parigi occupata dai nazisti, un usuraio (Alain Delon) è perseguitato
dall’esistenza di un suo sosia omonimo.
Produzione
francese con atmosfere da thriller kafkiano.
LA
TRUITE, 1982
L’ereditiera
di un allevamento di trote (Isabelle Huppert), sposata, seduce ricchi uomini.
Uno di questi, in un raptus di follia uccide la moglie (Jeanne Moreau).
Critica
al consumismo e agli arrampicatori sociali.
Spero proprio di riuscire a rivedere qualcosa della retrospettiva, appena riesco a incastrare tutti i film che vorrei vedere, al TFF.
RispondiEliminaTra questi tre il migliore è Eva!Fammi sapere poi se riesci a vederne!
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