Quella tra Orson Welles e Jeanne Moreau è una storia
iniziata negli anni ’40 e destinata a far ancor parlare di sé. Tre sono i film
in cui i due hanno recitato insieme e tre quelli in cui Orson Welles ha diretto
Jeanne Moreau (sempre nella parte di una prostituta), oltre a uno tutt’ora
inedito che in un futuro non molto lontano potrebbe vedere la luce e illuminare
ancora una volta questa fantastica coppia cinematografica.
Lui la conobbe quando lei era ancora un’attrice teatrale,
mentre il loro primo film è del 1962 e si tratta di un titolo importante come
Il Processo, tratto dall’omonimo capolavoro di Kafka.
Due anni più tardi Welles
si misurò con un altro genio, Shakespeare, con l’ambiziosissima intenzione di
rileggere e riassumere in un’unica opere il Riccado II, Enrico IV, Enrico V e
Le allegre comari di Windsor.
Nel 1967 i due recitarono insieme ne Il marinaio di
Gibilterra di Tony Richardson, il film che pose fine al matrimonio tra il
regista e la moglie Vanessa Redgrave.
Nel 1968, infine, fu la volta di Storia Immortale, un
mediometraggio che li vede protagonisti e che dalla critica è stato ed è ancora
giudicato all’unanimità un capolavoro, nonché miglior film di Welles assieme a
Quarto Potere.
Per Welles però erano cominciati i problemi finanziari.
E come sappiamo, moltissimi suoi film sono rimasti incompiuti.
Per mancanza di fondi, egli girava i suoi film nel tempo libero dai suoi
lavori come attore, ragione per cui le riprese duravano anche per anni, come
nel caso di The deep (The dead reckoning), iniziato nel 1966 e interrotto la
prima volta nel 1969 e poi nel 1973.
Mancava solo una scena, quella di un’esplosione e occorreva doppiare in
inglese la parte di Jeanne Moreau. Ma uno dei protagonisti, Laurence Harvey morì
e il progetto rimase incompleto.
Nel 1989 Philip Noyce portò sul grande schermo lo stesso romanzo di Charles
Williams in Ore 10 calma piatta, il film che fece conoscere Nicole Kidman.
Ci fu poi The other side of the wind, film che Welles iniziò
a girare nel 1970 e che conobbe molte interruzioni dovute alla mancanza di un
budget e che purtroppo non vide mai la luce. Si trattava di un progetto
ambiziosissimo (come sempre) in cui Welles diceva la sua sul suo mondo e quello
del cinema, prendendo di mira produttori sleali e critici avvelenati.
Doveva essere un film molto personale in cui si affrontava
anche un tema finora esplorato da Welles, quello dell’omosessualità: infatti il
protagonista è un vecchio regista morente, eterosessuale, che si innamora dell’attore
protagonista del suo film.
Il film fu girato fra amici, per risparmiare sui costi: e
quando si hanno amici come John Huston e Jeanne Moreau...
Il ruolo della
feroce critica cinematografia era stato scritto per Jeanne Moreau, che però non
girò il film, secondo i maligni per il cattivo sangue che scorreva tra lei e la
giovane fidanzata di Orson Welles, Oja Kodar, che il regista faceva recitare al
fianco di grandi interpreti.
Eppure nel 2008
Anjelica Houston affermò che c’erano delle scene girate con suo padre e Jeanne
Moreau senza che i due attori si fossero incontrati: Welles aveva filmato la
Moreau a Parigi e Houston in America, montando il tutto come se il dialogo
avvenisse nello stesso luogo.
Forse quindi fu l’impossibilità della Moreau di lasciare la Francia uno dei motivi che spinsero Welles a farla sostituire prima dalla
moglie di Bogdanovich e poi da Susan Strasberg.
Il regista Peter Bogdanovich, uno dei protagonisti
del film, promise a Welles che se fosse successo qualcosa, avrebbe terminato
lui il film.
Quasi trent’anni dopo il regista dichiarò che avrebbe
ultimato il film per presentarlo al Festival di Cannes del 2010. Noi lo stiamo
ancora aspettando.
Che bella coppia. Davvero mitica. Bel post e bel blog!
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