GLI ULTIMI FUOCHI
(THE LAST TYCOON)
di Elia Kazan,
USA, 1976
con Robert De Niro, Ingrid Boulting, Jeanne Moreau,Tony Curtis, Robert Mitchum, Donald Pleasence, Jack Nicholson, Anjelica Houston
Se ti piace guarda anche: Viale del tramonto, E' nata una stella, Allarme a Hollywood, Il grande coltello, Che fine ha fatto Baby Jane.
"Questo è il più grande paese al mondo! Qui tutti
possono avere una chance. La rivoluzione non ci sarà qui. Gli unici che la
vogliono sono i comunisti. E le checche".
Dialogo tra boss cinematografici nella Hollywood del
maccartismo.
TRAMA
Robert De Niro interpreta Monroe Stahr, boss di una potente
casa di produzione cinematografica degli anni ‘30.
Abile negli affari, capace di trarre il meglio dai propri
sceneggiatori e dai propri attori che con lui si confidano e lo obbediscono (ha
a che fare con due divi capricciosi interpretati da Tony Curtis e Jeanne Moreau).
I suoi studios vanno a gonfie vele, ma qualcosa cambia in
lui quando s’innamora di una bellissima ragazza (Ingrid Boulting), che gli
ricorda la moglie scomparsa: diventato malinconico e sensibile, riscopre il
proprio amore per il cinema e decide di lanciarsi in un progetto rischiosissimo
dal punto di vista commerciale. Per giustificarsi ai propri collaboratori che
lo danno per matto, ricorda che con i grandi guadagni dell’anno precedente si
possono permettere, per una volta, di pensare alla qualità piuttosto che al
profitto. Una lite con un rappresentante del sindacato degli sceneggiatori
(Jack Nicholson) porterà i suoi collaboratori ad intimargli una lunga “vacanza”.
Allo stesso tempo, degenera la relazione con la sua ragazza, che prima non
vuole concedersi e una volta sedotta lo lascia.
RECENSIONE
Le premesse erano pazzesche: l'omonimo, ultimo e incompiuto romanzo di F.
Scott Fitzgerald adattato da Harold Pinter per un film diretto dal regista di
Un tram che si chiama desiderio (1951) e interpratato da Robert de Niro reduce
da Taxi Driver e Jack Nicholson fresco di premio Oscar per Qualcuno volò sul
nido del cuculo.
Quello che resta è un film di grande fascino, ma imperfetto, dotato del classicismo
delle migliori pellicole hollywoodiane degli ’40 e ’50, un cast superlativo e
delle musiche sensazionali.
La mano di Kazan è sicura, ma è rimasta agli anni d’oro di Hollywood
e la penna del grandissimo Pinter stona con lo stile di Fitzgerald.
Il film così risulta una riuscita e amara riflessione sul decadimento della
Hollywood degli anni d'oro, capace di
illustrare perfettamente i meccanismi che governano gli studios, ma è maldestro
sul versante della storia d’amore che risulta lenta, stucchevole e noiosa, nonostante
inizi con una scena memorabile.
Raccontando perfettamente il mondo dietro ai film, ovvero le
riunioni, i colloqui con gli sceneggiatori, le manie delle star,
l’inadeguatezza di alcuni registi, il lavoro di Kazan a tratti tocca vette
altissime, ricordando le stupende pagine wilderiane dedicate
mondo degli sceneggiatori in Viale del tramonto .
Peccato che poi venga dato troppo spazio a quella che doveva
essere una parentesi e che poi finisce per assorbire troppo spazio
nell’economia del film. La macchina da presa si sofferma troppo sulle fastidiose
moine di Ingrid Boulting, bellissima bambolina che interpreta perfettamente la
parte del personaggio che rovina la vita del protagonista: finirà per rovinare
anche il film e non avrà un grande seguito al cinema (oggi è istruttrice di
yoga).
REGISTA
ELIA KAZAN (1909-2003)
Il regista di Fronte del porto (1954) e La Valle dell'Eden (1955) durante il maccarthismo si dichiarò progressista pentito e denunciò molti colleghi che secondo lui avevano ancora simpatie comuniste. Ragione per cui, quando ricevette l'Oscar alla carriera nel '99 non tutti i presenti lo applaudirono.
ATTORI
ROBERT DE NIRO
Che dire di De Niro (1943), che nella sua incredibile carriera è stato interprete per Scorsese di tre film importantissimi come Mean Streats (1973), Taxi Driver (1976), Toro scatenato (1980), per Cimino di Il cacciatore (1978), per Sergio Leone di C'era una volta in America (1983) e per Giovanni Veronisi di Manuale d'amore 3 (2011) ...
JACK NICHOLSON
(1937, New York). Qui Nicholson è reduce dal
film di Forman che lo rese famoso, ma anche da Professione: reporter di
Antonioni. Nel 1980 Nicholson sarà protagonista di Shining di Stanley
Kubrick
In questa sua rarissima apparizione hollywoodianaInterpreta magnificamente il personaggio di
diva viziata, vanitosa e prossima al declino. La prima scena che ha con De Niro
è davvero magnifica.
(1925-2010) è il divo viziato che affianca Jeanne Moreau: un ruolo autoironico per un attore che d'ironia ne aveva da vendere, visto che è rimasto nella storia per il suo ruolo en travesti in A qualcuno piace caldo (1959) di Billy Wilder.
Bella l'idea di mettere le foto in mezzo alla recensione, mi sa che ti copierò :)
RispondiEliminaQuesto film mi ispira, soprattutto per il cast.
Complimenti per la recensione!
é un film che merita sicuramente una visione!
EliminaGrazie, almeno qualcuno l'ha apprezzata:-)