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giovedì 1 novembre 2012

Sorrentino alla conquista degli States e non solo..



This must be the place di Paolo Sorrentino, uscirà negli States questo weekend, oltre un anno dopo l’uscita italiana e un anno e mezzo in seguito a quella francese.

Basterà la presenza di Sean Penn come protagonista per conquistare il pubblico USA?
Difficile, difficilissimo, ma glielo auguro, perché This Must the place è un film riuscito, un’esperienza visiva e sonora affascinante e la trama ruffiana sembra fatta apposta per conquistare il pubblico statunitense.
E ne avrebbe bisogno, visto l’enorme budget (si parla di circa 30 milioni di euro) e gli incassi non proprio entusiasmanti in patria: 6 milioni.
Il divo ne aveva incassati 4,5 in Italia e 4 nel resto del mondo.

Ma come vanno gli altri film italiani al botteghino?
Male, malissimo.
Bellocchio, reduce dall'entusiasmo della critica estera di Vincere, con Bella addormentata si è dovuto accontentare di un milione di euro nonostante l'attenzione mediatica suscitata per il caso Englaro.
Garrone, reduce dai 10 milioni di Gomorra, si dovrà accontare dei 2 di Reality.
Tutti i santi giorni di Virzì non raggiungerà nemmeno questa cifra, ovvero un terzo de La prima cosa bella.
Il comandante e la cicogna di Soldini a fatica supererà il milione, metà di Cosavogliodipiù e un quarto di Giorni e nuvole.

In attesa dei risultati del nuovo lavoro di Bertolucci, finora tutt’altro che esaltanti, si può constatare che il cinema italiano d’autore, già ampiamente snobbato dal pubblico, sta andando perfino peggio del solito e peggio del previsto, dimostrando che agli spettatori non importa nulla della bellezza di un film, né delle recensioni o dei premi vinti all’estero. Ma ancora peggio, non esiste una cultura degli autori che spinga il pubblico a seguire un film di un regista di cui ha apprezzato l’opera precedente. Non esistono più i film “di”, ma soltanto i film “su” e “con”.
E non mi si dica che il pubblico abbia voglia di leggerezza e per questo ignora il cinema impegnato, visto che sono stati ignorati anche i film di Virzì e Soldini che dai trailer hanno un tono tutt’altro che drammatico o serio.
E le assurde, folli scelte dei distributori non aiutano di certo il mercato.

8 commenti:

  1. in bocca al lupo a Paolo, si merita di sbancare in Usa perchè spacca davvero il culo!

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  2. This must be the place è un film decisamente americano quindi spero abbia la fortuna che si merita anche lì! Per quanto riguarda il resto dei film italiani... purtroppo il pubblico sembra volere leggerezza da commedie, dopo Benvenuti al sud nessuno sembra più fermare questa tendenza, purtroppo. E a rimetterci sono sempre quelli che vorrebbero vedere un ricambio di film nelle sale e che finiscono per perderne per strada.

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    1. Anche secondo me è molto americano, pensato apposta per piacere agli americani.
      Riguardo al cinema italiano, è un periodo molto buio, anche se non ne parla nessuno..Viva l'Italia è il primo film della stagione (forse dell'anno addirittura) ad arrivare in vetta al box office.

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  3. per una volta sono gli americani a dover aspettare per vedere un grande film..
    il mondo sta cambiando?
    nah, è solo un caso :)

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  4. C'è Sean Penn e ho detto tutto.

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  5. Spero ardentemente che il film di Sorrentino riesca ad avere qualche premio...
    E' una pellicola che adoro, come Penn, come i Talking Heads, come le fotografie fantastiche ...ebbene si sono di parte!

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